La demolizione della storica casa di Pablo Escobar a Medellín

La demolizione della storica casa di Pablo Escobar a Medellín

Venerdì è stata demolita la storica casa di Medellín (Colombia) del narcotrafficante colombiano Pablo Escobar. La casa, nota come Mónaco, era diventata negli ultimi anni una delle mete turistiche più popolari per i visitatori che volevano ripercorrere la storia del narcotraffico della città colombiana. Mónaco, un edificio di sei piani, non era solo la casa della famiglia di Escobar, ma anche il posto dove i nemici del cartello più potente di Medellin venivano torturati e uccisi.

Circa 1.600 persone hanno assistito alla sua demolizione, tra cui alcuni familiari delle persone uccise dal cartello di Escobar. Nell’area dove sorgeva l’edificio verrà costruito un memoriale in ricordo delle vittime.

Com’è cambiato il valore dei principali brand dal 2000 a oggi

Com'è cambiato il valore dei principali brand dal 2000 a oggi

Negli ultimi giorni sta circolando molto sui social network un video che mostra com’è cambiato il valore dei principali brand mondiali dal 2000 a oggi. Il video è stato realizzato mettendo insieme i dati di Interbrand, una società di consulenza che ogni anno realizza una classifica in cui a ogni brand è assegnato un valore in dollari sulla base dei rendimenti finanziari e di diversi altri fattori.

Il video mostra bene i cambiamenti che sono avvenuti in quasi venti anni, con la Coca-Cola che è stata saldamente al primo posto fino al 2013, quando è stata superata prima da Apple, che fino al 2011 non era nemmeno tra i primi 15 brand, e poi da Google, Microsoft e Amazon. È notevole anche il calo di grandi aziende come General Electric, Nokia e Ford, che all’inizio del nuovo millennio occupavano i primi posti della classifica e che ora invece ne sono uscite.

Carlo Calenda dice di voler aiutare Luigi Di Maio, sul serio

Carlo Calenda dice di voler aiutare Luigi Di Maio, sul serio

L’ex ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda ha pubblicato su Twitter un video in cui propone al suo successore, Luigi Di Maio, di dedicare il 30 per cento del suo tempo a una collaborazione con il ministero per occuparsi personalmente di alcuni casi di aziende in crisi che aveva seguito durante il suo mandato. Calenda cita i casi di Embraco, l’azienda brasiliana del gruppo Whirlpool, dell’ex Alcoa, stabilimento di produzione di alluminio, Ideal Standard, che produce sanitari e rubinetti, e la ex Lucchini, azienda siderurgica: sono tutti stabilimenti che rischiano di chiudere, e di cui Calenda si era occupato quando era ministro. Dice però che visto che Di Maio non ha tempo di occuparsene come sarebbe necessario, lui è disposto ad aiutare firmando un «accordo di riservatezza», per garantire che non sia un trucco per ottenere materiale compromettente contro il Movimento 5 Stelle.

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