Il guaio tra il Corriere della Sera e Marine Le Pen

Oggi il Corriere della Sera ha pubblicato un’intervista del giornalista Aldo Cazzullo a Marine Le Pen, leader del Front National e candidata al ballottaggio delle presidenziali francesi, che si terrà domenica. Tra le altre cose, Cazzullo ha chiesto a Le Pen perché François Fillon, candidato dei Repubblicani al primo turno, abbia chiesto ai suoi elettori di votare per Emmanuel Macron, l’avversario di Le Pen, parlando «della “violenza” e dell’“intolleranza” del Front National». Cazzullo, nel riportare la risposta di Le Pen, ha scritto:

Marine Le Pen sbuffa. Cerca un’espressione, un ragionamento. Poi esplode: «Perché sono delle merde. Mi scusi, ma non mi viene un altro termine».

L’intervista è stata fatta giovedì a Ennemain, un piccolo comune della Somme dove Le Pen stava facendo campagna elettorale. Tra le persone presenti c’era anche Frédéric Chatillon, un consigliere di Marine Le Pen, che su Twitter ha smentito la versione di Cazzullo. Chatillon ha scritto che quella tra Cazzullo e Le Pen non è stata «un’intervista formale», ma una «conversazione (in francese, senza traduttore) con un bicchiere in mano», aggiungendo che «il giornalista non parlava perfettamente il francese». Secondo Chatillon, Le Pen ha detto che Fillon ha chiesto di votare Macron «perché è nella merda», negando quindi che lo abbia insultato.

Contattato da Le Monde, il direttore del comitato elettorale di Le Pen David Rachline – che era presente durante la conversazione – ha dato ancora un’altra versione, smentendo a sua volta che Le Pen abbia insultato Fillon ma spiegando che la candidata ha parlato di «tradimento degli elettori». Anche Rachline dice che è stato un malinteso, e ha aggiunto che faranno causa per diffamazione. Più tardi, Rachline ha scritto su Twitter di aver ricevuto conferma da Cazzullo del malinteso.

Il sito della radio francese France Info dice di aver contattato Cazzullo, che ha confermato tutto: «Confermo quello che ho scritto, era “merde” al plurale, ma stava pensando sicuramente a François Fillon, e non al suo entourage, al partito o agli elettori. Non voglio entrare nella polemica francese». La versione sul sito del Corriere è ancora quella originale.

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