I teli bianchi contro la guerra a Gaza fuori da diversi municipi italiani

Sabato sono stati esposti dei teli bianchi come protesta contro la guerra nella Striscia di Gaza fuori dai municipi di diversi comuni italiani con amministrazioni di centrosinistra e dalle sedi di altre istituzioni. L’iniziativa – chiamata “24 maggio – 50.000 sudari per Gaza” – è stata proposta da un gruppo di intellettuali tra cui Tomaso Montanari, storico dell’arte e saggista, la giornalista Paola Caridi e la scrittrice Claudia Durastanti: i teli bianchi rappresentano appunto i sudari usati per avvolgere i corpi delle persone uccise a Gaza dagli attacchi di Israele. Tra i comuni di città capoluogo che si sono uniti alla protesta ci sono quelli di Milano, Torino, Bologna (insieme ad almeno 28 comuni della provincia), Verona, Firenze, Padova, Trento, Reggio Emilia, Livorno e Isernia. Oltre ai comuni molte persone hanno scelto di esporre dei lenzuoli bianchi fuori dalle proprie finestre o partecipare ad alcune manifestazioni legate alla protesta.

Il telo bianco esposto fuori da Palazzo di Città, la sede del comune di Torino (Profilo Facebook del sindaco Stefano Lo Russo)

Un telo bianco con la scritta “Stop genocide” fatta dall’artista Harry Greb esposto fuori dalla sede del Municipio III di Roma (ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)

Il telo bianco esposto fuori dal comune di Isernia (Profilo Facebook del sindaco Pietro Castrataro)

Il telo bianco esposto fuori dall’Università Statale di Milano (Stefano Porta / LaPresse)
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