Una troupe di CNN è stata arrestata in diretta televisiva a Minneapolis

Una troupe di CNN è stata arrestata in diretta televisiva a Minneapolis

Una troupe del canale televisivo di news CNN è stata arrestata in diretta a Minneapolis (Minnesota, Stati Uniti) dove stava realizzando un servizio sulle rivolte in corso da ieri per la morte dell’afroamericano George Floyd, ucciso il 26 maggio durante un fermo di polizia e dopo che un poliziotto bianco gli aveva premuto con violenza il ginocchio sul collo per diversi minuti, quando era disarmato e immobilizzato.

I poliziotti hanno arrestato e allontanato il giornalista Omar Jimenez, e poi tutto il resto della troupe, composta da un cameraman e da un’altra persona. I poliziotti hanno ammanettato e portato via i tre senza dare loro spiegazioni sul motivo dell’arresto, e hanno lasciato la videocamera accesa a terra, forse senza sapere che stava ancora riprendendo la scena.

Contattato da CNN, il governatore del Minnesota Tim Walz ha commentato l’arresto come “inaccettabile”, e poco dopo CNN ha detto che Jimenez e le altre due persone arrestate erano state liberate. La polizia del Minnesota ha scritto in un tweet che la liberazione è avvenuta dopo che era stato appurato che i tre facevano parte di una troupe televisiva. CNN ha contestato la versione della polizia, sostenendo che i tre si fossero immediatamente identificati come giornalisti.

La copertina del settimanale di Le Monde dedicata all’Eco di Bergamo

La copertina del settimanale di Le Monde dedicata all'Eco di Bergamo

Sul nuovo numero di M, le magazine du Monde, il settimanale del quotidiano francese Le Monde, c’è un reportage dedicato all’Eco di Bergamo. Anche la copertina della rivista è dedicata al quotidiano locale della provincia di Bergamo, una delle più colpite dall’epidemia di COVID-19 in Italia. Il titolo dice: «Ritorno nella città martire. L’Eco di Bergamo, la morte giorno dopo giorno». Il riferimento è non solo al lavoro dell’Eco nel dare le notizie sull’epidemia ma anche ai numerosi necrologi pubblicati sul quotidiano negli ultimi mesi, di cui si è parlato in tutto il mondo per via di un video diffuso sui social network.

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À la une de M Le magazine du Monde, disponible demain : le journal italien L’Eco di Bergamo, véritable institution locale, a joué un rôle phare pendant la crise du coronavirus. Dans la ville lombarde particulièrement touchée, le quotidien a vu son lectorat augmenter à force d’analyses, de reportages, d'enquêtes et d'une comptabilisation précise des décès, indépendante des chiffres officiels sous-évalués. À mesure que sa rubrique "nécrologie" augmentait – jusqu’à 13 pages au plus fort du drame- le journal de Bergame a aussi dépassé sa mission d’information en levant des fonds ou en rendant hommage aux victimes. _ Couverture : Mattia Balsamini @mattiabalsamini #PourMLeMagazineDuMonde#mlemag #mlemonde #magazine #cover #couverture #societe #actualite #italie #covid19 #reportage #journal #photoreportage #newspaper #quotidien #journalisme #journalist #lombardie #lombardia #bergame #bergame #ecodibergamo @ecodibergamo @lucas_bruno91 @mattiabalsamini

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Il monologo su Dominic Cummings che ha messo nei guai una conduttrice di BBC

Il monologo su Dominic Cummings che ha messo nei guai una conduttrice di BBC

Il Guardian scrive che Emily Maitlis, famosa giornalista televisiva britannica e conduttrice principale del programma di approfondimento Newsnight, è stata sostituita da BBC per l’episodio di mercoledì sera dopo un monologo molto critico sulla gestione del governo dello scandalo nato intorno al consigliere Dominic Cummings. La sostituzione di Maitlis non è stata ufficiale, e lei ha scritto su Twitter di aver chiesto la serata libera. Maitlis, che lavora a BBC da quasi vent’anni, aveva aperto l’edizione di mercoledì sera del suo programma dicendo: «Dominic Cummings ha infranto le regole: il paese lo capisce, ed è scioccato che il governo non faccia lo stesso».

Cummings, principale consigliere del primo ministro Boris Johnson, è accusato di aver violato le regole per contenere il coronavirus viaggiando con la sua famiglia attraverso l’Inghilterra per passare la quarantena a casa dei genitori, nonostante sua moglie mostrasse già i sintomi da COVID-19. «Ha fatto sembrare degli stupidi quelli che facevano di tutto per rispettare le regole, e ha fatto pensare a molti altri che potevano violarle» ha detto Maitlis, che ha aggiunto che Johnson ha scelto di ignorarlo.

Il comunicato di BBC dice che Maitlis ha violato le regole di imparzialità della rete, e che al personale sono state ricordate le linee guida da seguire. Il monologo era diventato virale ed era stato apprezzato da molti, ma diversi politici conservatori l’avevano criticato, così come alcuni giornalisti, ritenendolo eccessivo rispetto alla tradizionale sobrietà dei notiziari della BBC.

– Leggi anche: Boris Johnson sta rischiando, con Cummings

La decisione di BBC è stata accolta con una certa sorpresa, ed è stata assai criticata da giornalisti e politici Laburisti. La giornalista Katie Razzall ha condotto l’episodio di Newsnight di mercoledì sera, ma ha scritto su Twitter che non è successo perché BBC ha chiesto a Maitlis di non presentarlo: se così fosse stato, Razzall non sarebbe andata in onda. Maitlis ha confermato di aver chiesto di non lavorare mercoledì sera.

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