Il bizzarro video del ciondolo che proteggerebbe dal coronavirus

Il bizzarro video del ciondolo che proteggerebbe dal coronavirus

Venerdì 6 novembre, nel corso di un’audizione informale alla Camera presso la Commissione Affari Costituzionali in materia di sicurezza e immigrazione, sono intervenuti alcuni rappresentanti di sindacati della Polizia di Stato e dei sindacati della Polizia penitenziaria. Tra questi c’era anche Giuseppe Tiani, segretario nazionale del sindacato di polizia SIAP, nonché presidente di InnovaPuglia, l’agenzia regionale che si occupa della gestione dei grandi appalti.

Nel corso della sua audizione, dopo aver parlato delle misure per contenere l’immigrazione clandestina e rafforzare il ruolo della polizia penitenziaria, Tiani ha parlato della pandemia da coronavirus e ha mostrato un ciondolo che portava al collo, sostenendo che potrebbe essere dato in dotazione ai poliziotti per non venire contagiati dal virus. Il video sta circolando molto su Internet. Ed è evidente che non c’è nessuna prova scientifica che quel ciondolo possa contrastare il coronavirus.

«Oggi porto al collo un micro purificatore d’aria che costa 50 euro. Questo micro purificatore d’aria di tecnologia israeliana per un metro cubo attorno alla persona che lo indossa genera cationi che inibiscono qualsiasi virus abbia segno positivo. È tecnologia che andrebbe distribuita alle forze di polizia nel paese e a tutti i sanitari impegnati, perché questo ci darebbe una mano a fare più serenamente il nostro lavoro e soprattutto a combattere il virus con la tecnologia»

Per una ballerina “Il lago dei cigni” è indimenticabile, anche se ha l’Alzheimer

Per una ballerina "Il lago dei cigni" è indimenticabile, anche se ha l'Alzheimer

Sta girando sui social network il video di ex ballerina malata di Alzheimer che, ascoltando la musica di Il lago dei cigni di Pëtr Čajkovskij, se ne ricorda i movimenti e li riproduce, seduta sulla sedia a rotella. La donna si chiama Marta C. González: il video venne registrato nella residenza per anziani Muro de Alcoy di Valencia, in Spagna, un anno fa, ed è poi stato montato con le scene tratte da una coreografia simile di Yuliana Lopatkina che danza La morte del cigno, di Camille Saint-Saëns. González è morta nel 2019 e il video è stato diffuso sui social per ricordarla dall’associazione no profit Música Para Despertar, che utilizza la musica per aiutare i malati di Alzheimer a far riaffiorare i ricordi.

Secondo alcuni studi, le persone malate di Alzheimer conservano i ricordi legati alla musica perché la parte del cervello predisposta alla memoria musicale è danneggiata solo in parte dalla malattia.

Four Seasons che non lo erano

Four Seasons che non lo erano

Nella mattina di ieri, sabato 7 novembre – poco prima che Joe Biden fosse dichiarato vincitore delle elezioni presidenziali degli Stati Uniti – il comitato del presidente uscente Donald Trump iniziava una conferenza stampa che sarà ricordata come uno dei momenti più surreali nella storia recente della politica americana.

Partiamo dall’inizio: la conferenza stampa era stata annunciata da Trump nella mattinata, con un tweet che diceva che si sarebbe tenuta al “Four Seasons” di Philadelphia. Cosa che ha portato molti a credere che parlasse di uno degli alberghi della nota catena. Invece, poco dopo il suo primo tweet, Trump si è corretto spiegando che in realtà sarebbe stata davanti al “Four Seasons Total Landscaping”, un negozio di giardinaggio situato accanto a un negozio di pompe funebri e a uno che vende video porno.

Non è chiaro se la conferenza stampa si sia tenuta in un parcheggio di periferia anziché in un lussuoso hotel del centro per via di un errore di prenotazione. Diversi collaboratori di Trump hanno spiegato al New York Times che il parcheggio del negozio sia stato scelto proprio perché periferico e quindi più difficile da raggiungere per eventuali contestatori. È possibile, continua il New York Times, che il primo tweet di Trump fosse conseguenza di un malinteso o di un errore di comunicazione interna.

Anche la conferenza stampa in sé è stata piuttosto assurda. L’avvocato personale di Trump, Rudy Giuliani, si è trovato a parlare davanti a un garage (coperto da manifesti elettorali) e ha ribadito le solite accuse di brogli nei confronti dei Democratici e di Biden, senza fornire prove. A una giornalista che gli ha chiesto conto del fatto che a Biden fosse stata assegnata la vittoria da tutti i network televisivi, Giuliani ha risposto «non essere ridicola».

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