In un bar di Roma è stato affisso un cartello per vietare l’ingresso a chi viene dalla Cina

In un bar di Roma è stato affisso un cartello per vietare l'ingresso a chi viene dalla Cina

Venerdì mattina all’entrata di un bar del centro storico di Roma è stato affisso un cartello che vietava di entrare a tutte le persone provenienti dalla Cina, per il timore della diffusione del nuovo coronavirus (2019-nCoV), di cui giovedì sono stati accertati i primi due contagi in Italia, proprio a Roma. Il bar si trova in via del Lavatore, vicino alla Fontana di Trevi, ed è di proprietà dell’hotel “Relais Fontana di Trevi”. Sul cartello, in un inglese incerto e in cinese, era scritto: «Viste le misure di sicurezza internazionali, tutte le persone provenienti dalla Cina non sono ammesse in questo posto. Ci scusiamo per il disagio». Le misure di sicurezza internazionali in realtà non suggeriscono di restringere i movimenti delle persone che arrivano dalla Cina.

(ANSA/CLAUDIO PERI)

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Dopo alcune ore, e dopo che la foto del cartello aveva iniziato a circolare molto sui social network, i vigili della polizia locale lo hanno fatto rimuovere. Il sito del giornale Leggo riporta che Nadia Esposito, portavoce dell’hotel, ha detto del cartello: «Non voleva assolutamente essere discriminatorio. Non vogliamo essere accusati di razzismo. Il nostro era solo un invito al buonsenso. Il cartello non ha nulla a che vedere con le persone di nazionalità cinese. Era rivolto a chi è stato recentemente in Cina, di qualunque nazionalità, quindi anche italiani».

Sono stati introdotti 117 nuovi emoji

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L’Unicode Consortium, che si occupa di codificare e unificare il linguaggio usato per la telescrittura, ha introdotto 117 nuovi emoji e ha aggiornato le versioni di alcuni dei 30mila emoji che già esistono. Molti di questi sono “gender neutral”, cioè cercano di superare gli stereotipi di genere: per esempio, ci sono l’uomo con il velo da sposa, la donna in smoking, la bandiera transgender e l’uomo che allatta. Ci sono inoltre nuovi emoji gastronomici, tra cui quello del bubble tea e quello della fonduta. Merita una menzione anche un emoji che riguarda da vicino gli italiani: riproduce il gesto della mano con le dita racchiuse, protagonista peraltro di un meme che si era diffuso molto qualche tempo fa, “How Italians Do Things”.

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La velocità con cui si propagano gli incendi in Australia, in un video

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Un video diffuso da BBC mostra la velocità con cui si diffondono e si spostano gli incendi nelle aree boschive del Nuovo Galles del Sud, in Australia, dove il problema sta durando da mesi e la situazione continua a essere grave, nonostante se ne parli meno. Il video mostra dei vigili del fuoco che salgono velocemente sul loro camion e vanno via mentre in lontananza si vede levarsi del fumo: dopo pochi secondi alcuni alberi prendono fuoco e nel giro di tre minuti tutta l’area circostante viene invasa dalle fiamme.

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