Il momento che ha deciso una partita, in una foto pazzesca

Il momento che ha deciso una partita, in una foto pazzesca

Per circa mezz’ora, ieri sera, il Real Madrid ha rischiato di subire una rimonta storica. Quindici minuti dopo l’inizio della semifinale di ritorno di Champions League, perdeva già 2-0 contro l’Atletico Madrid, la sua rivale storica. La partita di andata era finita 3-0 per il Real Madrid. Nella storia del torneo nessuna squadra ha mai recuperato uno svantaggio superiore ai due gol nella semifinale di ritorno: in quel momento, però, all’Atletico sarebbe bastato segnare solamente un altro gol per pareggiare il risultato dell’andata.

Poco prima dell’intervallo, però, l’attaccante del Real Madrid Karim Benzema è riuscito a controllare una palla che arrivava dalla metà campo, portandola nei pressi della bandierina nonostante la marcatura di tre giocatori dell’Atletico Madrid. Di solito in quella situazione un attaccante cerca di ottenere un calcio d’angolo tirando la palla addosso all’avversario, oppure perde la palla: Benzema invece ha intravisto uno spazio libero alle spalle dei difensori e ci si è buttato, portando la palla in avanti lungo la linea di fondo. Questo è il momento esatto in cui supera i tre difensori.

Club Atletico de Madrid v Real Madrid CF - UEFA Champions League Semi Final: Second Leg
(Laurence Griffiths/Getty Images)

Dopo aver superato i tre giocatori dell’Atletico, Benzema ha crossato in mezzo, e sugli sviluppi dell’azione Isco ha poi segnato il gol del 2-1. A quel punto, per superare il turno, l’Atletico Madrid avrebbe dovuto segnare altri tre gol senza subirne altri. La partita, insomma, era praticamente finita: nel secondo tempo il Real Madrid si è limitato a gestire l’ampio vantaggio.

 

Il Real Madrid giocherà la finale di Champions League contro la Juventus, il 3 giugno a Cardiff (Regno Unito).

È ora di conoscere Liberato

È ora di conoscere Liberato

“Ti posso dire solo che mi chiamo Liberato, sono nato a Napoli e faccio musica”. Di Liberato non si sa nulla di più, per il momento, ma se ne parla perché negli ultimi tre mesi ha pubblicato due canzoni in napoletano che sono riuscite a oltrepassare i loro confini dialettali (probabilmente uno degli obiettivi del suo progetto musicale). Non è né un cantante neomelodico né fa parte della cultura rap napoletana. La sua prima canzone, “NOVE MAGGIO”, è uscita a febbraio ed è stata definita come una delle novità più rilevanti nella musica pop italiana. La sua ultima canzone, “TU T’E SCURDAT’ ‘E ME”, è uscita il 9 maggio (“Nove maggio, m’è scurdat’” erano le prime parole di “NOVE MAGGIO”), e sta avendo un discreto successo. Sembra avere poi quello che serve per sentirla parecchio in giro nei prossimi mesi: dalla breve storia d’amore fra due ragazzi alla malinconia da fine estate. Liberato canta in napoletano, ma i significati e le immagini inclusi nelle sue due canzoni si possono percepire anche senza avere un’immediata e chiara comprensione di quello che dice, o senza sapere dove siano esattamente Mergellina, Nisida o Forcella.

Siamo sicuri di voler vivere sullo stesso pianeta di questa cosa?

Siamo sicuri di voler vivere sullo stesso pianeta di questa cosa?

Da qualche giorno sta circolando molto online un video che mostra un enorme mollusco scavare un buco nella sabbia, spruzzando alla fine un liquido nero – probabilmente la stessa sabbia scavata – da un buco. È affascinante e un po’ disgustoso insieme, e la pagina Facebook The Weather Channel, che ha diffuso il video, non ha dato informazioni su che tipo di mollusco sia: secondo diversi commentatori dovrebbe essere un geoduck, o vongola dalla proboscide, un grosso bivalve abbastanza comune nel Nord America.

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