L’ex governatore della California Arnold Schwarzenegger – ancora più famoso come attore – ha pubblicato online un video di quasi otto minuti in cui con enfasi cinematografica (compresa la colonna sonora e l’esibizione della spada del film Conan) condanna l’assalto di mercoledì al Congresso a Washington e Donald Trump che lo ha istigato – “il peggior presidente della storia” -, citando i ricordi della sua infanzia nell’Austria post nazista (e la “Notte dei Cristalli“) e facendo i suoi auguri al presidente Biden.
La catena di ristorazione fast food Burger King ha presentato un ampio rebranding della sua immagine ispirato allo stile usato nei suoi punti vendita tra gli anni Sessanta e Settanta. Fondata nel 1954 a Jacksonville, in Florida, nel corso degli anni Burger King è diventata la seconda più grande catena di hamburger fast food al mondo: attualmente è proprietaria di 18.800 punti vendita in oltre cento paesi. La nuova identità, realizzata dallo studio Jones Knowles Ritchi di New York, ha semplificato e reso più naturale l’immagine della catena: segue inoltre la recente decisione di ridurre colori, aromi e conservanti artificiali nei prodotti venduti e una nuova visione aziendale dedicata alla sostenibilità ambientale.






Nella notte tra domenica e lunedì, al Chase Center di San Francisco, Stephen Curry ha fissato il suo nuovo record personale in NBA segnando 62 punti nella vittoria per 137-122 dei Golden State Warriors contro i Portland Trail Blazers. In quella che è stata anche la terza vittoria stagionale di Golden State, Curry ha realizzato il doppio dei punti del secondo miglior marcatore della partita, Damian Lillard, raggiungendo il compagno di squadra Klay Thompson (infortunato) come miglior marcatore dei Warriors negli ultimi trent’anni in una singola gara. È inoltre il più alto punteggio personale realizzato per Golden State dal 1974 a oggi e il secondo più alto fra giocatori ancora in attività, dopo i 70 punti segnati da Devin Booker tre anni fa con i Phoenix Suns.