La poesia recitata da Amanda Gorman prima del Super Bowl

La poesia recitata da Amanda Gorman prima del Super Bowl

Prima dell’inizio del Super Bowl, la finale del campionato di football americano, Amanda Gorman, poetessa di 22 anni divenuta famosa durante la cerimonia di insediamento di Joe Biden, ha recitato una sua nuova poesia dedicata a tre americani che si sono distinti durante la pandemia. In “Coro dei capitani” Gorman ha parlato di James Martin, ex soldato di Pittsburgh che oltre all’attività benefica a favore dei veterani di guerra ha trasmesso partite liceali in streaming per le famiglie degli studenti bloccate a casa, di Trimaine Davis, insegnante di Los Angeles che fornisce dispositivi elettronici e connessioni internet agli studenti sprovvisti, e dell’infermiera Suzie Dorner, di Tampa, rappresentante di tutti gli operatori sanitari americani.

Qui il video con il testo.

La copertina del Süddeutsche Zeitung Magazin con il coming out di 185 attori e attrici LGBT+

La copertina del Süddeutsche Zeitung Magazin con il coming out di 185 attori e attrici LGBT+

Nell’articolo di copertina del Süddeutsche Zeitung Magazin di questa settimana, il magazine allegato al quotidiano tedesco Süddeutsche Zeitung, 185 attori e attrici gay, bisessuali e transgender hanno fatto pubblicamente coming out, firmando un manifesto in cui chiedono una maggiore rappresentanza delle persone LGBT+ nella televisione e nel cinema.

Il titolo della copertina dice: «Siamo già qui». All’interno della rivista, nel manifesto si legge: «Ci identifichiamo, tra le altre cose, come lesbiche, gay, bi, trans, queer, inter e nonbinari. Fino a ora non siamo stati in grado di parlare apertamente delle nostre vite private senza temere ripercussioni nelle nostre vite professionali».

Nella rivista ci sono anche interviste ad alcune persone firmatarie del manifesto, che raccontano come agenti, manager e produttori avessero sconsigliato loro di fare coming out, perché questo avrebbe potuto danneggiare la loro carriera e render loro più difficile essere accettati per i ruoli di personaggi eterosessuali.

Il Sanremo di quarant’anni fa è rimasto, nonostante tutto

Il Sanremo di quarant'anni fa è rimasto, nonostante tutto

Come ha ricordato e raccontato per Sky TG24 il giornalista Giuseppe Pastore, il 5 febbraio di quarant’anni fa iniziò la 31ª edizione del Festival di Sanremo, nella quale furono presentate diverse canzoni ancora oggi famosissime. Quel Festival, il cui conduttore era Claudio Cecchetto, aveva infatti  “Gioca Jouer” come sigla, e tra le canzoni in gara aveva: “Ancora” di Edoardo De Crescenzo, “Sarà perché ti amo” dei Ricchi e Poveri e “Maledetta Primavera” di Loretta Goggi.

Nessuna di queste vinse però quel Festival. A vincere fu infatti “Per Elisa”: un’apprezzata, seppur meno orecchiabile, canzone di Alice.

Quell’anno – in cui in concorso a Sanremo c’erano anche “Caffè nero bollente” di Fiorella Mannoia, “Roma Spogliata” di Luca Barbarossa – sul podio dietro a “Per Elisa” finirono “Maledetta primavera” e “Tu cosa fai stasera?” di Dario Baldan Bembo. Tra gli ospiti ci furono i Dire Straits che sul palco eseguirono (in playback) “Tunnel of Love” e “Romeo and Juliet”.

Nuovo Flash