Il discorso di addio di Paolo Gentiloni ai dipendenti di Palazzo Chigi

Il discorso di addio di Paolo Gentiloni ai dipendenti di Palazzo Chigi

Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha rivolto questa mattina il suo discorso di addio ai dipendenti della presidenza del Consiglio riuniti a Palazzo Chigi. Il suo discorso è stato introdotto e si è concluso con un lungo applauso da parte dei dipendenti. Gentiloni li ha ringraziati per il loro aiuto e ha detto di essere rimasto colpito e ammirato dalla loro professionalità. Ha augurato loro un buon lavoro con il nuovo governo e a quest’ultimo ha consigliato di ponderare attentamente le future scelte che intraprenderà, poiché attualmente altri paesi europei stanno pagando decisioni affrettate.

Gentiloni ha fatto anche qualche battuta che ha strappato una risata ai dipendenti, come quando ha detto: «Non ho trovato alcuna stanza dei bottoni. Se c’è devono avermela nascosta». Gentiloni era stato nominato presidente del Consiglio nel dicembre del 2016 ed è dimissionario da dopo le elezioni dello scorso 4 marzo. Il suo incarico cesserà ufficialmente dopo il giuramento del presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte e del suo governo che dovrebbe avvenire nei prossimi giorni, forse già durante il weekend.

Anche Star Wars ha aggiornato le sue condizioni per la privacy

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Rian Johnson, il regista dell’ottavo film della saga di Star Wars, ha pubblicato su Twitter un finto titolo di apertura di un film di Star Wars combinandolo con i messaggi che stanno arrivando a tutti in queste ore per l’entrata in vigore del GDPR, il nuovo Regolamento generale sulla protezione dei dati dell’Unione Europea. Suona già meno noioso, va detto.

La copertina del libro di Michelle Obama

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L’ex first lady statunitense Michelle Obama ha pubblicato su Instagram la copertina di Becoming, un suo libro di memorie che uscirà il prossimo novembre negli Stati Uniti, e che racconterà molti momenti della sua vita dall’infanzia a Chicago agli otto anni alla Casa Bianca. La copertina sarà la stessa dell’edizione italiana, pubblicata da Garzanti con il sottotitolo La mia storia.

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