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  • Martedì 1 dicembre 2020

I 30 anni dall’incontro degli operai francesi e inglesi nel tunnel della Manica

(AP Photo)
(AP Photo)

Trent’anni fa, il primo dicembre 1990, gli operai Philippe Cozette, francese, e Graham Fagg, britannico, perforarono l’ultimo strato di roccia che separava le due metà del tunnel scavato sotto la Manica da Francia e Regno Unito. Cozette e Fagg si strinsero poi la mano e si scambiarono le bandiere dei loro paesi. La costruzione dei due tunnel da entrambi i lati era iniziata tre anni prima, il primo dicembre del 1987. Il tunnel ferroviario della Manica, “Channel Tunnel” in inglese e “Tunnel sous la Manche” in francese, in Italia comunemente chiamato “Eurotunnel”, è il tunnel sottomarino più lungo del mondo, che ha collegato via terra la Francia alla Gran Bretagna per la prima volta dall’era glaciale.


Il tunnel fu inaugurato il 6 maggio 1994 dalla regina Elisabetta II e dal presidente francese François Mitterrand, che fecero il primo viaggio ufficiale partendo da Folkestone, nel Kent, e arrivando a Coquelles, vicino a Calais.

Il tunnel attraversa il canale della Manica passando sotto il fondale marino con una galleria lunga 37,9 chilometri, mentre in totale il percorso da stazione a stazione misura 50,45 chilometri. Ci vogliono circa 35 minuti per percorrerlo tutto. Le gallerie sono tre, parallele tra loro: due sono dedicate al traffico dei treni, e distano tra di loro circa 30 metri; in mezzo c’è una galleria di servizio più piccola dove viaggiano mezzi su gomma, che serve come accesso per gli operai addetti alla manutenzione e come via di fuga in caso di emergenza. La profondità media del tunnel è di 50 metri sotto la superficie del mare, mentre il punto più profondo si trova a 75 metri.