Tempo o denaro

Lo dico ora, tornato a casa: il tanto annunciato e poi dibattuto pezzo di Chris Anderson sul superamento del libero disordine del web da parte dei piccoli recinti costituiti dalle applicazioni che occupano la gran parte delle nostre attività sul web a me è sembrato una buona analisi, non particolarmente geniale, ma interessante. È vero che Anderson comincia a essere personalmente meno convincente, come dice Massimo Mantellini, ma le cose per me continuano ad avere un valore indipendentemente da chi le sostenga (persino la lettera di Veltroni era buona nei contenuti, benché scontati: il problema è Veltroni, il contenitore bucato che disperde la qualità del contenuto).

E il concetto c’è, è semplice e ben argomentato, e questo mi suona spesso più stimolante ancora del valore stesso del concetto. Dettagli, costruzioni, prove. Non so se il web sia morto, non credo: ma è una discussione interessante.

When you are young, you have more time than money, and LimeWire is worth the hassle. As you get older, you have more money than time. The iTunes toll is a small price to pay for the simplicity of just getting what you want


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Luca Sofri

Giornalista e direttore del Post. Ha scritto per Vanity Fair, Wired, La Gazzetta dello Sport, Internazionale. Ha condotto Otto e mezzo su La7 e Condor su Radio Due. Per Rizzoli ha pubblicato Playlist (2008), Un grande paese (2011) e Notizie che non lo erano (2016).