Rivoluzioni

Prima che arrivino Nicholas Carr e qualche suo imitatore italiano del fronte professionisti-dell’anti-internet, segnalo un piccolo e finora non verbalizzato cambiamento nelle nostre vite quotidiane indotto dalle tecnologie in evoluzione: Skype in multitasking su iPhone.

Eh?

Allora: su iPhone 4 e 3Gs è attivo da circa tre mesi il multitasking. Significa che si possono tenere aperte le applicazioni mentre se ne usano altre, come su un qualunque computer. Prima non si poteva, e aprendone una si chiudeva la precedente: una alla volta. Questa novità è particolarmente rilevante per le applicazioni che lavorano “in background”, ovvero che ricevono degli aggiornamenti dalla rete e che quindi li evidenziano in tempo reale se sono aperti, altrimenti no.
Skype è una di queste, e tre settimane fa ha diffuso la sua nuova versione per iPhone che “supporta” il multitasking. Ovvero che funziona su iPhone esattamente come su un computer fisso o portatile collegato alla rete: un contatto aperto 24 ore con tutti i vostri referenti. Solo che adesso è aperto e continuo davvero 24 ore e vi segue ovunque, grazie ad iPhone. In qualunque momento, in qualunque contesto, siete in comunicazione in tempo reale con tutti i vostri contatti, e loro con voi. Appena uno vi scrive, appare un messaggio sullo schermo di iPhone, così come avviene con gli SMS (di fatto, sostituisce gli SMS per tutti i contatti di Skype, e gratis).

Poi c’è anche un sovrappiù di suggestione, l’idea di avere una linea aperta di continuo con un gruppo di persone, e che siano con voi sempre: idea che gli SMS – nella loro “puntualità” occasionale, nell’impressione del loro “viaggiare” – non danno. Ma a me pare che comunque le cose cambino.


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Luca Sofri

Giornalista e direttore del Post. Ha scritto per Vanity Fair, Wired, La Gazzetta dello Sport, Internazionale. Ha condotto Otto e mezzo su La7 e Condor su Radio Due. Per Rizzoli ha pubblicato Playlist (2008), Un grande paese (2011) e Notizie che non lo erano (2016).