Re Mida al contrario

Torno a discutere della crisi di governo per aggiungere una cosa al post di ieri sull’irrilevanza dello spettacolo a cui stiamo assistendo.

Credo che sia legittimo aprire una crisi di governo “in questo momento”, e ho trovato stucchevoli le preoccupazioni su come “durante una pandemia” sarebbe stato meglio evitare. Come a dire: siccome stavolta gli errori possono costarci davvero cari, evitiamo di correggerli. Lo scandalo è ancora più bizzarro dal momento che nell’ultimo anno il governo è stato criticato da tutti su tutto, dai DPCM alla gestione della cassa integrazione, dalla delega all’onnipotente commissario Arcuri all’imbarazzante vicenda delle scuole, dai rapporti con le regioni fino alla furba decisione di stanziare una montagna di soldi per pagare le persone perché vadano fisicamente nei negozi “durante una pandemia”. Insomma: ci mancherebbe altro che non si possa discutere dell’operato di un governo ed eventualmente anche sostituirlo, oggi come sempre.

Solo che poi lo devi fare: e l’operazione si giudica sulla base di come lo fai e quali risultati ottieni. (continua)

Francesco Costa

Vicedirettore del Post, conduttore del podcast "Morning". Autore dal 2015 del progetto "Da Costa a Costa", una newsletter e un podcast sulla politica americana, ha pubblicato con Mondadori i libri "Questa è l’America" (2020), "Una storia americana" (2021) e "California" (2022).