Le minoranze hanno torto

Il tema che Luca Ricolfi affronta oggi sulla Stampa è molto attuale, molto dibattuto e molto fertile: quello della “narrazione” che prevale a sinistra da molto tempo per cui le sue sconfitte sarebbero da attribuire alla scarsa informazione e qualità etica della maggioranza degli elettori. Il tema insomma della minoranza auocompiaciuta, che è in effetti un verso disastro in cui gran parte della sinistra si bea e se la racconta.
Ma Ricolfi sbaglia la successione logica quando sostiene che questa narrazione sia falsa e che gli esempi di Saviano, Renzi e Civati la smentiscano. Saviano, Renzi e Civati la vogliono superare, invece, ma non negare: vogliono smettere di accontentarsene. Quello che dicono è che questa narrazione è diventata un alibi e una pigrizia autoindulgente, che non è raccontandosi di essere i migliori e di essere una minoranza che si cambiano le cose, ma dimostrando di essere i migliori e diventando maggioranza: essere minoranza è una sconfitta.

Le parole di Saviano sono state quindi eccezionali non per smentire la narrazione – che convive con quella delle inadeguatezze della sinistra, soprattutto delle sue leadership: da tempo non migliore, ma meno peggio – ma per l’ambizione di cambiarla, piuttosto che viziarsene fino a svuotarla. E il suo invito a smontarla, a superarla, è a sua volta una dimostrazione della fiducia nelle capacità di ambizione e responsabilità di chi lo ascolta, di dimostrarsi “la parte migliore del paese” tanto da diventare anche “la parte maggiore del paese”. Altrimenti sono migliori gli altri, che ci sono riusciti.


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Luca Sofri

Giornalista e direttore del Post. Ha scritto per Vanity Fair, Wired, La Gazzetta dello Sport, Internazionale. Ha condotto Otto e mezzo su La7 e Condor su Radio Due. Per Rizzoli ha pubblicato Playlist (2008), Un grande paese (2011) e Notizie che non lo erano (2016).