I tre dei nomignoli

Oggi su Repubblica Francesco Merlo ha scritto una cosa molto dura contro Beppe Grillo e l’immagine del suo messaggio e dei suoi seguaci che si ottiene indagando su internet. Non so quanto sia accurata l’analisi – su internet si trova da squalificare chiunque, a scegliere le cose giuste – ma è del tutto verosimile. E il primo punto dell’esposizione di Merlo è la critica al trucchetto da bar usato da Beppe Grillo di ribattezzare i suoi bersagli e avversari con nomignoli stupidi che ne storpiano i nomi veri, roba che neanche i bambini delle elementari, eppure sembra riscuotere successo. Tanto che, aggiungo io, ha due attivissimi predecessori in cerca di consenso facile: Emilio Fede e Marco Travaglio.


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Luca Sofri

Giornalista e direttore del Post. Ha scritto per Vanity Fair, Wired, La Gazzetta dello Sport, Internazionale. Ha condotto Otto e mezzo su La7 e Condor su Radio Due. Per Rizzoli ha pubblicato Playlist (2008), Un grande paese (2011) e Notizie che non lo erano (2016).