Bocca che non lo era

Ricevo per mail, in quanto cultore della materia “Notizie che non lo erano”, questo racconto.

Giovedì scorso 3 febbraio il Fatto Quotidiano ha pubblicato un pezzo, a firma Giorgio Bocca, apparso su Frizzer/Frigidaire del giugno 1985, con titolo “Seratine di piacere in casa Berlusconi”. Praticamente il bungabunga un quarto di secolo fa.
Il Fatto ha ripreso il pezzo dal Barbiere della sera che lo aveva pubblicato l’1 febbraio, citando la fonte. Dagospia l’ha quindi rilanciato, e via uno o l’altro il pezzo del grande Bocca è finito ovunque (l’ho trovato persino tradotto in spagnolo).

Ma quello mica era Bocca.

Era Sparagna, con uno dei suoi tanti pseudonimi.

Io sono la collega che ha messo il pezzo sul Barbiere, per vedere l’effetto che fa, jannaccianamente. Sapevo che non poteva essere Bocca (per mie età e formazione): successivamente, via contatti privati, ho avuto la conferma da lui medesimo che l’autore era Vincenzo Sparagna. Finito il cortocircuito multiplo, ho quindi aggiunto una nota in calce al pezzo del Barbiere, a futura memoria.

Divertito da questa storia, sono andato a guardare questo benedetto falso di Frigidaire, e leggendolo mi sono reso conto che era la cosa che venerdì sera anche Gianluigi Nuzzi aveva esibito alle Invasioni Barbariche per dimostrare la “gnoccofilia” del firmatario e dei suoi amici, e io non avevo capito di cosa si trattasse.
Di una bufala.

Luca Sofri

Giornalista e direttore del Post. Ha scritto per Vanity Fair, Wired, La Gazzetta dello Sport, Internazionale. Ha condotto Otto e mezzo su La7 e Condor su Radio Due. Per Rizzoli ha pubblicato Playlist (2008), Un grande paese (2011) e Notizie che non lo erano (2016).