Balle imparziali

Rita Dalla Chiesa racconta che ancora adesso viene perseguitata e insultata per la storia della falsa testimonianza di una ospite al suo programma: quella che aveva raccontato del suo entusiasmo di abruzzese per i successi della ricostruzione avviata dal governo e ringraziato Silvio Berlusconi, e poi si era scoperto che la sua storia era inventata.
Leggendo delle insistenze con cui Rita Dalla Chiesa viene accusata, mi è dispiaciuto per lei e non c’è ragione di dubitare della sua buona fede: e allora, mi sono chiesto, il problema dove nasce? In una tv fatta sistematicamente male, con l’inganno? Ma questo genere di tv è fatta con l’inganno per definizione: è tutta una categoria di finzioni e bugie che risalgono su per i pomeriggi e fino alle prime serate, ed esiste in tutti i paesi del mondo. Perché altrove quando viene smascherata ci si dà di gomito per un paio di giorni, mentre qui si scatenano guerre civili?
Sempre per la solita dannata ragione: che tutto viene ricondotto alla furiosa battaglia tra berlusconiani e antiberlusconiani. In cui, buona fede o no, sono arruolati tutti quelli che lavorano in tv, e da cui siamo travolti noialtri spettatori. Se quello si dimettesse, da Forum al Grande Fratello a Porta a porta potrebbero raccontare le stesse balle ma molto più serenamente. Balle imparziali.


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Luca Sofri

Giornalista e direttore del Post. Ha scritto per Vanity Fair, Wired, La Gazzetta dello Sport, Internazionale. Ha condotto Otto e mezzo su La7 e Condor su Radio Due. Per Rizzoli ha pubblicato Playlist (2008), Un grande paese (2011) e Notizie che non lo erano (2016).