Le forze di sicurezza turche hanno arrestato più di 350 persone sospettate di essere affiliate all’ISIS

Agenti delle forze speciali turche dopo l'operazione antiterrorismo a Yalova, 29 dicembre 2025 (REUTERS/Umit Bektas)
Agenti delle forze speciali turche dopo l'operazione antiterrorismo a Yalova, 29 dicembre 2025 (REUTERS/Umit Bektas)

Le forze di sicurezza turche hanno arrestato 357 persone sospettate di essere affiliate allo Stato Islamico (ISIS) in una grande operazione di polizia che ha coinvolto 21 province e diverse città, tra cui Istanbul, Ankara e Sanliurfa. Lo ha comunicato martedì il ministro dell’Interno turco, Ali Yerlikaya. Lunedì tre agenti di polizia e sei presunti miliziani dell’ISIS erano stati uccisi durante un’operazione antiterrorismo nella città di Yalova, che si trova nel nord-ovest del paese, sul mar di Marmara.

Un video condiviso da Yerlikaya mostra decine di agenti coinvolti nelle operazioni, durante le quali sono stati sequestrati tra le altre cose documenti e armi. Secondo la procura di Istanbul, 41 delle 110 persone arrestate in città avevano legami con le persone coinvolte nello scontro a fuoco a Yalova di lunedì. La settimana scorsa, sempre a Istanbul, erano state arrestate 115 persone sospettate di aver pianificato attentati che avrebbero dovuto compiere durante le festività di Natale e Capodanno.

La Turchia condivide un confine lungo circa 900 chilometri con la Siria, paese in cui è attiva parte dei circa 7mila combattenti dell’ISIS che si stima si trovino tra il paese e l’Iraq. La polizia turca compie regolarmente operazioni contro persone sospettate di avere legami con il gruppo. Yerlikaya ha precisato che tutti i presunti miliziani uccisi lunedì erano cittadini turchi.

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