Sono ricominciate le ricerche del relitto del volo MH370

Una delle spedizioni di ricerca del volo MH370 nel 2014 (AP Photo/Rob Griffith)
Una delle spedizioni di ricerca del volo MH370 nel 2014 (AP Photo/Rob Griffith)

Martedì è cominciato un nuovo ciclo di ricerche del relitto del volo MH370 di Malaysia Airlines, che scomparve con 239 persone a bordo nel marzo del 2014. Il volo era partito dalla capitale malaysiana Kuala Lumpur, era diretto a Pechino e scomparve dai radar mentre sorvolava il mar Cinese Meridionale: da allora resta uno dei più grandi misteri nella storia dell’aviazione civile, e continua a essere al centro di inchieste giornalistiche, spedizioni di ricerca internazionali e teorie complottiste.

Le nuove ricerche dureranno 55 giorni e saranno condotte dall’azienda di esplorazione marina statunitense Ocean Infinity, la stessa che aveva già condotto sia le ultime, cominciate lo scorso febbraio, sia quelle del 2018. Si concentreranno nelle acque profonde di una porzione dell’oceano Indiano meridionale e l’azienda ha detto che utilizzerà delle tecnologie di rilevamento che non esistevano ai tempi delle spedizioni precedenti.

In base all’accordo tra la Malaysia e Ocean Infinity, se l’azienda riuscisse a trovare «parti consistenti» del relitto riceverebbe un compenso di 100 milioni di dollari (quasi 85 milioni di euro), altrimenti non riceverà nulla.

Il volo MH370 – un aereo Boeing 777 – trasportava 12 membri dell’equipaggio e 227 passeggeri, più di 150 dei quali cinesi, oltre a 50 cittadini malaysiani, oltre a francesi, australiani, indonesiani e indiani, tra gli altri. Decollò 42 minuti dopo la mezzanotte dell’8 marzo del 2014 (quando in Italia era ancora il 7), ma le comunicazioni si interruppero prima di entrare nello spazio aereo vietnamita. Dalla ricostruzione dei dati radar si scoprì che l’aereo aveva virato prima verso sud ovest, mentre si trovava tra il golfo di Thailandia e il mar Cinese Meridionale, poi aveva attraversato di nuovo lo spazio aereo della Malaysia e infine si era allontanato verso l’oceano Indiano: proprio sulle coste di un’isola dell’oceano Indiano nel 2015 era stato trovato un pezzo di un’ala che apparteneva al volo MH370.

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