In Emilia-Romagna diversi comuni stanno evacuando per il rischio di esondazioni
La situazione è particolarmente critica nel ravennate, dove sono a rischio i fiumi Senio e Lamone

In Emilia-Romagna le forti piogge delle ultime ore hanno spinto diversi comuni a evacuare le zone abitate vicino ai corsi d’acqua, per il rischio di esondazioni. L’area più colpita è quella attorno alla città di Ravenna, dove oggi la protezione civile aveva previsto il massimo livello di allerta (rossa). L’allerta rossa riguarda anche le aree di Bologna e Ferrara.
I fiumi particolarmente a rischio sono il Senio e il Lamone, che in alcuni punti hanno abbondantemente superato la soglia di allerta (il Senio a Cotignola alle 21 di 63 centimetri, il Lamone a Pieve Cesato di 26 centimetri). È in aumento anche il livello del Santerno. Le ordinanze di evacuazione per il momento riguardano alcuni comuni nel ravennate: Cotignola, Bagnacavallo, Castel Bolognese, Lugo, Fusignano, Alfonsine e Solarolo.
Nei primi, chi abita entro i 300 metri dai corsi d’acqua dovrà trovare un’altra sistemazione; chi abita tra i 300 metri e un chilometro dovrà, quando possibile, spostarsi ai piani alti. A Solarolo l’evacuazione riguarda i residenti entro i 150 metri dal fiume, lo spostamento ai piani superiori entro i 300 metri. I comuni hanno disposto aree di accoglienza in palestre e scuole. Il sindaco di Castel Bolognese, Luca Della Godenza, ha disposto la demolizione controllata di un tratto dell’argine del Senio in modo da limitare i danni in caso di esondazione.
Il momento più critico della piena è previsto tra la serata e la notte inoltrata.
Il comune di San Lazzaro (Bologna) ha esteso a oggi l’ordinanza di evacuazione dei piani interrati e seminterrati nei pressi del fiume Idice che aveva emesso ieri.
Per il 26 dicembre la protezione civile ha ridotto il livello di allerta su tutta la regione ad arancione e gialla.



