La casa della ministra francese della Cultura Rachida Dati è stata perquisita in un’indagine per corruzione

La casa della ministra francese della Cultura Rachida Dati è stata perquisita in un’indagine per corruzione. Dati è accusata di aver ricevuto quasi 300mila euro in tangenti tra il 2010 e il 2011 dal gruppo energetico GDF Suez (che ora si chiama Engie) quando era parlamentare europea. La ministra ha negato qualsiasi illecito. Dati, che ha 60 anni ed è del partito dei Repubblicani (di centrodestra), è una politica di rilievo in Francia: è anche sindaca del settimo arrondissement di Parigi, uno dei municipi della città, e ha detto di volersi candidare a sindaca della città alle elezioni comunali del 2026.
È già al centro di un altro caso giudiziario, dato che a luglio era stata rinviata a giudizio insieme all’ex capo di Nissan-Renault Carlos Ghosn, sempre per corruzione, oltre che per traffico di influenze. In quel caso l’inchiesta riguardava un compenso da 900mila euro che Dati ricevette da Nissan-Renault mentre era europarlamentare per una consulenza che non sarebbe mai avvenuta: secondo la procura i soldi sarebbero stati un pagamento per le attività illecite di lobbying condotte al Parlamento europeo.


