La squadra di basket dei New York Knicks ha vinto il suo primo trofeo dal 1973

I New York Knicks festeggiano la vittoria della NBA Cup, 16 dicembre 2025 (AP Photo/Ian Maule)
I New York Knicks festeggiano la vittoria della NBA Cup, 16 dicembre 2025 (AP Photo/Ian Maule)

Nella notte italiana tra martedì e mercoledì i New York Knicks hanno vinto la NBA Cup, il torneo annuale dell’omonimo campionato di basket nordamericano. Per quanto sia una vittoria poco prestigiosa (la NBA Cup è un trofeo recente e poco rilevante) è comunque notevole, perché i Knicks non vincevano un trofeo di NBA dal 1973 (quando vinsero il campionato per la seconda e ultima volta) e perché in finale hanno rimontato e battuto una squadra molto competitiva, cioè i San Antonio Spurs. Quella dove gioca, tra gli altri, Victor Wembanyama, l’eccezionale giocatore francese di 2,24 metri ritornato da poco dall’ennesimo infortunio.

La NBA Cup esiste solo dal 2023 e si svolge tra novembre e dicembre: comprende una prima fase a gironi e poi una fase a eliminazione diretta, che inizia con i quarti di finale. Tutte le partite del torneo valgono anche come partite della regular season, cioè la prima parte del campionato di NBA. Finora, però, la NBA Cup aveva suscitato scarso interesse, tant’è che questa era la prima finale a essere considerata rilevante: da un lato per la possibilità di vedere i Knicks, una squadra tanto storica quanto poco vincente, vincere un trofeo; dall’altro perché gli Spurs ci arrivavano dopo aver eliminato in semifinale gli Oklahoma City Thunder, i fortissimi campioni in carica del campionato NBA che fino a quel momento avevano perso una sola partita su 25.

Questa vittoria dei Knicks, comunque, non è arrivata per caso, perché è da qualche stagione che sono tornati a essere una squadra competitiva. L’ anno scorso sono arrivati alle semifinali di NBA per la prima volta dopo 25 anni e quest’anno potrebbero fare ancora meglio: i giocatori più forti, come Jalen Brunson e Karl-Anthony Towns, sono rimasti, ed è arrivato un nuovo allenatore, Mike Brown, molto adatto allo stile moderno dell’NBA.

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