C’è una cosa in cui il Myanmar è primo al mondo
Un indizio: c'entra il papavero da oppio

Secondo le Nazioni Unite nel 2025 in Myanmar la superficie usata per coltivare il Papaver somniferum è stata la più ampia degli ultimi 10 anni: 531 chilometri quadrati, 3 volte il comune di Milano. La pianta è una varietà di papavero da cui si ricava l’oppio, usata per produrre droghe come l’eroina.
Il Myanmar è il principale paese produttore di papavero da oppio già dal 2023, quando superò l’Afghanistan. Nel 2021 in Afghanistan tornarono al potere i talebani e, dopo averlo sfruttato per decenni per arricchirsi e guadagnare consensi, proibirono la coltivazione del papavero. Come conseguenza nel 2025 in Myanmar sono state prodotte più di mille tonnellate di oppio, oltre il doppio di quelle dell’Afghanistan. La superficie coltivata è stata il 17 per cento in più rispetto al 2024, ma la produttività dei raccolti è aumentata solo dell’1 per cento: può essere dovuto a vari fattori, tra cui le peggiori condizioni dei campi e le difficoltà nel reperire fertilizzanti.
In Myanmar il papavero da oppio viene coltivato soprattutto nello stato di Shan, nell’est del paese, al confine con Thailandia, Cina e Laos. Il Myanmar è uno stato federale, quindi al suo interno è suddiviso in diversi stati con grande autonomia.
Lo stato di Shan, e in generale la regione di confine con Laos e Thailandia, sono zone note da tempo per la coltivazione del papavero e la produzione di eroina. Negli anni Ottanta e Novanta gran parte della regione era controllata da un potente narcotrafficante birmano, Khun Sa, che poteva contare su un esercito personale di migliaia di uomini.
Il fatto però che negli ultimi anni la quantità di papavero coltivata in Myanmar sia cresciuta così tanto è anche il risultato della sua enorme instabilità economica, politica e sociale. Nel 2021 in Myanmar una giunta militare prese il potere con un colpo di stato. Diverse minoranze etniche organizzarono però gruppi armati per resistere al cambiamento di regime, avviando una lotta che continua tutt’oggi. La guerra civile ha causato decine di migliaia di morti, e più di 3 milioni di profughi.
Vari gruppi ribelli sfruttano proprio la coltivazione di papavero da oppio per finanziare la resistenza. Coltivare papavero da oppio è diventata una prospettiva attraente anche per i contadini: dal 2019 il prezzo di un chilo di oppio è più che raddoppiato, passando da 145 dollari (circa 130 euro, ai cambi di allora) a 329 dollari (281 euro). Molti di loro, intervistati negli scorsi mesi da media stranieri come AFP e Al Jazeera, hanno raccontato di essere costretti a coltivare papaveri più che altro per mancanza di alternative.
Le Nazioni Unite stimano che nel 2025 siano state esportate dal Myanmar tra le 65 e le 116 tonnellate di eroina, per un valore tra i 525 e i 935 milioni di dollari.
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