Questa spiaggia di Dubrovnik ora è piena di spazzatura
È arrivata via mare dall'Albania, che ha molti problemi nel gestirla: in inverno nella città turistica croata succede spesso

La città di Dubrovnik, una popolare meta turistica sulla costa della Croazia, sta facendo i conti con una gran quantità di spazzatura che si è accumulata nella zona della città vecchia e su alcune spiagge circostanti. I rifiuti sono stati portati in Croazia dalle correnti del mare Adriatico, alimentate in questi giorni da forti venti che spiravano da sud. Secondo le analisi delle autorità cittadine sono partiti dall’Albania, e non è la prima volta che succede.
I rifiuti consistono principalmente in scarti di plastica, metallo e materiali medici, e sono davvero tanti: per rimuoverli il sindaco Mato Frankovic ha predisposto un piano di emergenza che coinvolgerà i dipendenti dei servizi di nettezza urbana, ma anche quelli del porto. Dovranno innanzitutto pulire le spiagge, in particolare quella di Banje, e la zona della città vecchia, circondata da mura: è previsto che serviranno due o tre giorni per liberare la città dai rifiuti, ma non è chiaro se almeno parte del materiale recuperato verrà poi riciclato.
Da anni nei mesi invernali a Dubrovnik arrivano rifiuti via mare, quasi sempre dall’Albania. Il ministero degli Esteri croato cerca da tempo una soluzione al problema con il governo albanese, offrendo anche sostegno economico per migliorare la gestione dei rifiuti.
L’Albania ha noti problemi nel gestire la raccolta e lo smaltimento della spazzatura: il 77 per cento dei rifiuti finisce in discarica, meno del 20 per cento viene riciclato e il resto viene bruciato o non raccolto. Molti tratti costieri e fiumi sono inquinati da rifiuti, soprattutto di plastica: la gestione della raccolta è molto frammentata e affidata a enti locali con poche risorse economiche; la separazione a monte e la raccolta differenziata in molte aree praticamente non esistono.
Anche Dubrovnik ha problemi di gestione dei rifiuti e della plastica, soprattutto nei mesi estivi, quando la cittadina di 42mila abitanti accoglie moltissimi turisti: sono ogni anno circa 4,5 milioni di persone. Dal 2020 ha introdotto pratiche per ridurre l’uso della plastica in città, mentre l’amministrazione sta studiando metodi di monitoraggio satellitare per bloccare i rifiuti che arrivano via mare quando si trovano ancora al largo.



