Il Belgio comprerà “droni kamikaze” per abbattere quelli sospetti, dopo i recenti avvistamenti attorno agli aeroporti

Il ministro della Difesa belga Theo Francken e quello lettone Andris Spruds (le due persone al centro) tengono in mano un drone che sarà impiegato dal Belgio, in una foto scattata dentro uno stabilimento dell'azienda lettone che li produce, Origin Robotics (Andris Spruds/X)
Il ministro della Difesa belga Theo Francken e quello lettone Andris Spruds (le due persone al centro) tengono in mano un drone che sarà impiegato dal Belgio, in una foto scattata dentro uno stabilimento dell'azienda lettone che li produce, Origin Robotics (Andris Spruds/X)

Il Belgio comprerà “droni kamikaze” da un’azienda lettone per abbattere quelli non identificati, dopo una serie di avvistamenti sospetti avvenuti a partire da ottobre attorno agli aeroporti del paese. Il governo ha descritto i voli dei droni non identificati come atti di sabotaggio orchestrati dalla Russia, anche se ha riconosciuto di non avere prove che dimostrino questo collegamento, e ha annunciato un piano di 50 milioni di euro per contrastarli. I “droni kamikaze” sono quelli che esplodono quando raggiungono il proprio obiettivo, e sono stati usati su larga scala nella guerra fra Russia e Ucraina, cosa che recentemente ha portato a un notevole sviluppo dei sistemi per la loro produzione.

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