In Indonesia i pasti nelle scuole sono gratis, ma a volte fanno stare male
Un ambizioso programma voluto dal presidente Prabowo Subianto ha causato oltre 11mila intossicazioni alimentari fra gli studenti

Negli ultimi mesi in Indonesia oltre 11mila studenti sono stati intossicati dal cibo fornito dal programma statale di pasti gratuiti, e circa 600 sono stati ricoverati in ospedale. Il programma è noto come “Makan Bergizi Gratis” (“Pasti nutrienti gratuiti”) ed era un punto importante del programma elettorale del presidente Prabowo Subianto, ex generale eletto nel 2024 che governa in modo sempre più autoritario. L’idea era stata accolta positivamente da esperti e cittadini, ma successivamente sono stati criticati i metodi e i tempi di attuazione.
Il programma ha obiettivi molto ambiziosi: punta a dare pasti gratis e dal corretto valore nutrizionale a 83 milioni di studenti, divisi in circa 400mila scuole, e alle donne incinte. La distribuzione è stata avviata a gennaio in tempi molto stretti, per volontà di Prabowo: nel 2025 era in programma la costruzione di 5mila nuove “cucine centrali” che riforniscono le mense, ma il presidente ha voluto aumentarle fino a 30mila. A metà ottobre il responsabile dell’Agenzia nazionale per l’alimentazione ha detto a Reuters che il programma stava raggiungendo 35 milioni di persone, e prevede di arrivare a 70 milioni entro la fine dell’anno (e poi gradualmente a 83 milioni).
Prabowo ha lodato i risultati del progetto e ha minimizzato le polemiche per le intossicazioni, ricordando che riguardano una parte molto piccola del totale dei beneficiari.

Un’infermiera con un bambino intossicato all’ospedale Cililin a West Bandung, Indonesia, il 25 settembre 2025 (AP Photo/Adnan Kheruma)
Il programma è stato pensato per rimediare ai diffusi problemi di malnutrizione e rallentamenti nella crescita, che colpiscono il 21,5 per cento dei bambini indonesiani sotto i cinque anni. Acquisti di cibo e creazione delle cucine sono stati centralizzati con l’obiettivo di eliminare gli intermediari, ridurre i costi e sostenere l’agricoltura e il settore alimentare locale. Per il progetto sono stati stanziati fondi ingenti, pari a circa 10 miliardi di dollari nel 2025 e 20 miliardi nel 2026.
Nei primi mesi il programma aveva accumulato un certo ritardo rispetto agli obiettivi, che è poi stato in gran parte recuperato, anche a costo di rinunciare a molti controlli e ricorrendo al coinvolgimento di militari e forze di polizia. In alcuni casi a occuparsi di distribuire i pasti sono stati imprenditori vicini al governo o al presidente, con accuse di corruzione.

Uno dei pasti del programma a Depok, Giava Occidentale, a gennaio. (AP Photo/Dita Alangkara)
I casi di intossicazione si sono concentrati in particolare in alcune zone dell’arcipelago, come nella provincia di Yogyakarta o in quella di Cipongkor, a Giava Occidentale, ma ce ne sono stati un po’ ovunque. In alcuni casi nel cibo sono stati trovati batteri della salmonella e del bacillus cereus, in altri gli studenti hanno documentato la presenza nel cibo di vermi o di frammenti di vetro.
Uno dei problemi riscontrati è che alcune grandi cucine di Yogyakarta acquistano pollo o carni rosse in grandi quantità il giorno prima e non li conservano nei frigoriferi (non ne hanno di abbastanza grandi) prima di cuocerli. A Giava Occidentale è stato denunciato il mancato rispetto di condizioni igieniche di base: i piatti venivano sciacquati in acqua stagnante.

Il pranzo in una scuola di Banten, Indonesia, nel gennaio del 2025 (AP Photo/Tatan Syuflana)
I casi sono notevolmente aumentati tra settembre e ottobre: anche per limitare le polemiche e le richieste di sospensione del programma, ad alcune scuole è poi arrivata l’indicazione di non parlare di intossicazioni e problemi fino a quando le cucine non avranno individuato i motivi e avranno posto rimedio. In Indonesia molte persone e alcuni media hanno ribattezzato il programma Makan Beracun Gratis, “Pasti velenosi gratuiti”, mentre il principale problema è stato individuato nell’assenza di regolamenti chiari e dal valore legale. Ci sono solo alcune linee guida interne, che sono spesso disattese o suscettibili di diverse interpretazioni.



