È morto a 92 anni l’attore Tatsuya Nakadai, tra i più importanti e conosciuti del cinema giapponese

Tatsuya Nakadai nel 2022 (AP Photo/Shuji Kajiyama)
Tatsuya Nakadai nel 2022 (AP Photo/Shuji Kajiyama)

È morto a 92 anni l’attore Tatsuya Nakadai, che in 70 anni di carriera recitò in alcuni dei più celebri e importanti film del cinema giapponese, fra cui Ran di Akira Kurosawa (1985) e L’ultimo samurai di Masaki Kobayashi (1967). Nakadai si distinse sia per i ruoli di azione nei film di samurai sia per i personaggi più complessi e drammatici: altri suoi ruoli famosi furono quelli in La sfida del samurai, Anatomia di un rapimento e Kagemusha – L’ombra del guerriero, tutti di Kurosawa, e Harakiri di Kobayashi.

Nato nel 1932, il primo film in cui recitò parlava di un soldato giapponese detenuto per crimini contro l’umanità dopo la Seconda guerra mondiale. La sua seconda apparizione cinematografica fu invece in I sette samurai di Kurosawa, probabilmente il film giapponese più famoso di sempre: durava però solo tre secondi. Lavorò in altri cinque film di Kurosawa, e fu protagonista del monumentale Ran, una reinterpretazione del Re Lear di Shakespeare in cui Nakadai interpretava un re ultraottantenne. Al tempo delle riprese aveva una cinquantina d’anni, e recitò con un pesante trucco per apparire più vecchio.

Interpretò anche il protagonista dell’apprezzata trilogia di film La condizione umana di Kobayashi, che seguiva le vicissitudini del supervisore di un campo di prigionia giapponese nella Seconda guerra mondiale diventato prima soldato e poi prigioniero a sua volta.

Nakadai interpretò spesso personaggi antagonisti di quelli di Toshiro Mifune, uno degli attori giapponesi più celebri internazionalmente. Al contrario la fama di Nakadai si diffuse meno fuori dal Giappone. Negli ultimi anni ridusse la sua attività da attore, dedicandosi principalmente a una compagnia teatrale e scuola di recitazione che aveva fondato a Tokyo.