Una donna che si finse Madeleine McCann è stata condannata in Inghilterra per aver molestato la famiglia della bambina scomparsa

Una donna polacca di 24 anni è stata condannata a sei mesi di carcere da un tribunale inglese per molestie contro la famiglia di Madeleine McCann, una bambina scomparsa nel 2007 e mai ritrovata. La donna, Julia Wandelt, era stata denunciata perché fingendosi Madeleine McCann aveva provato ossessivamente a contattare i genitori della bambina scomparsa presentandosi anche sotto casa loro. Non è stata invece riconosciuta l’accusa di stalking ipotizzata inizialmente.
Una perizia presentata durante il processo ha confermato che Wandelt non ha nulla a che fare con la famiglia McCann, cosa che lei invece aveva continuato a sostenere con insistenza. Il giudice ha stabilito che la donna non dovrà passare altro tempo in carcere, dopo il periodo scontato in custodia cautelare.
Quello di Madeleine McCann è uno dei casi irrisolti che ha generato più curiosità negli ultimi anni, ma i risultati delle indagini (proseguite anche negli scorsi mesi) sono sempre stati limitati. Nel tempo furono avanzate le ipotesi più diverse, compresi sospetti nei confronti dei genitori, che però non si sono mai concretizzati. Nei mesi scorsi la polizia portoghese ha fatto nuove ricerche nella zona attorno a cui scomparve la bambina (la famiglia si trovava in vacanza a Praia da Luz, nel sud del paese). Le autorità inglesi considerano come principale sospettato Christian Brückner, un uomo tedesco in passato condannato per vari reati sessuali.


