Sono stati contattati i cinque alpinisti italiani irreperibili da giorni in Nepal

Una foto di archivio di Namche Bazaar, un centro abitato nella valle del Khumbu (AP Photo/Karin Laub)
Una foto di archivio di Namche Bazaar, un centro abitato nella valle del Khumbu (AP Photo/Karin Laub)
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Un gruppo di alpinisti italiani che stava facendo un trekking in Nepal e che da giorni non si riusciva a contattare ha confermato di stare bene. Lo ha detto il ministero degli Esteri italiano, che sta seguendo la situazione nel paese, dove negli ultimi giorni il forte maltempo ha provocato la morte di almeno tre alpinisti italiani, partecipanti a due diverse spedizioni. Altri due sono dispersi da lunedì, e ci sono molte preoccupazioni sulle loro condizioni, che il ministero non è ancora riuscito ad accertare.

I cinque che non si riusciva a contattare stanno bene: come previsto dal programma stavano attraversando una zona senza ricezione telefonica, e quando ne sono usciti si sono messi in contatto con l’agenzia che organizzava il viaggio. Erano partiti da Como e si trovavano nella valle del Khumbu, nella zona del monte Everest (il più alto al mondo). Le preoccupazioni erano dovute ai gravi problemi avuti negli ultimi giorni da altre spedizioni, che hanno causato un numero di morti eccezionale anche per gli standard dell’alpinismo himalayano, in cui il rischio di incidenti è molto alto.