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  • Martedì 28 ottobre 2025

Israele ha fatto nuovi attacchi aerei sulla Striscia di Gaza, uccidendo decine di persone

Dopo che Netanyahu aveva accusato Hamas di aver violato il cessate il fuoco

Macerie di edifici distrutti da un bombardamento a Gaza, nella Striscia di Gaza, il 28 ottobre 2025 (EPA/MOHAMMED SABER/ANSA)
Macerie di edifici distrutti da un bombardamento a Gaza, nella Striscia di Gaza, il 28 ottobre 2025 (EPA/MOHAMMED SABER/ANSA)
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L’esercito israeliano ha condotto nuovi attacchi aerei sulla Striscia di Gaza, uccidendo decine di persone: secondo le autorità locali (controllate da Hamas) e secondo chi gestisce gli ospedali nella Striscia ne sono state uccise almeno 33, ma ce ne sono altre sotto le macerie degli edifici distrutti nei bombardamenti.

Israele dice di aver compiuto gli attacchi in risposta a quelle che ha definito violazioni del cessate il fuoco in vigore dal 10 ottobre: il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha accusato Hamas di aver attaccato alcuni soldati israeliani a Rafah, nel sud della Striscia. Secondo l’esercito israeliano alcuni miliziani di Hamas avrebbero sparato con cecchini e missili anticarro su un gruppo di soldati, senza ferirli. Hamas ha detto di non avere responsabilità in quegli attacchi.

I nuovi attacchi israeliani complicano la tenuta, già precaria, del cessate il fuoco. È la seconda volta che succede: Israele aveva bombardato la Striscia anche lo scorso 19 ottobre, anche in quell’occasione dopo aver accusato Hamas di aver violato gli accordi. Il cessate il fuoco però aveva retto.

Il comunicato con cui Netanyahu ha ordinato gli attacchi non specifica il loro motivo preciso, ma dice detto che sarebbero stati «potenti». Hamas lo ha accusato di cercare un pretesto per ricominciare la guerra e di aver violato gli accordi.

Oltre al caso di Rafah c’è la questione dei corpi dei 13 ostaggi israeliani morti durante la prigionia e ancora presenti nella Striscia, che Hamas si è impegnato a restituire. Secondo i test condotti in Israele gli ultimi resti, riconsegnati lunedì, apparterrebbero al corpo di un ostaggio che era già stato reso da Hamas in passato. Il governo israeliano sostiene che anche questa sia stata una violazione del cessate il fuoco. Hamas aveva detto che martedì sera avrebbe riconsegnato un altro corpo, ma poi ha rimandato per la minaccia dei nuovi attacchi: proprio martedì il gruppo ha infine fatto sapere di aver trovato i corpi di altri due ostaggi morti.

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