La Russia dice di aver testato con successo un missile da crociera a propulsione nucleare

La Russia ha fatto sapere di aver testato con successo un Burevestnik, cioè un missile da crociera a propulsione nucleare: è un’arma molto potente, capace di confondere i sistemi di difesa attualmente in uso e di colpire obiettivi a migliaia di chilometri di distanza con un carico nucleare. Per comunicarlo il governo russo ha diffuso un video in cui si vede il presidente Vladimir Putin vestito in abiti militari ricevere informazioni sul test dal capo di stato maggiore delle forze armate, il generale Valery Gerasimov: quest’ultimo gli dice che il missile è riuscito a percorrere 14mila chilometri, Putin poi gli risponde che bisogna decidere come usare il missile e prepararsi a fornirlo all’esercito.
L’intento propagandistico e politico è piuttosto evidente: serve a mandare un messaggio all’Ucraina, ai paesi occidentali suoi alleati e agli Stati Uniti, dopo che negli ultimi tempi il presidente statunitense Donald Trump aveva assunto una posizione più dura verso la Russia per spingerla a un cessate il fuoco con l’Ucraina. L’ultimo sviluppo è di mercoledì, quando gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni contro le due più importanti compagnie petrolifere russe. Il giorno dopo Putin aveva detto che non avrebbe mai ceduto alle pressioni dei paesi occidentali.
Si parla da tempo del missile Burevestnik, ed è da tempo – almeno dal 2017 – che la Russia lo testa: molte volte i test sono andati male (secondo funzionari dell’intelligence statunitense nel 2019 uno di questi test uccise 7 persone). Non si può dire con certezza se questa volta il test sia effettivamente andato a buon fine e se la Russia sia effettivamente in grado di usare un’arma del genere: al momento non è possibile verificarlo in modo indipendente e tutte le informazioni provengono dal governo russo stesso.


