Gli Stati Uniti quadruplicheranno la quota di carne argentina che beneficia di dazi agevolati, per fare un altro favore a Milei

Donald Trump con Javier Milei alla Casa Bianca, il 14 ottobre
Donald Trump con Javier Milei alla Casa Bianca, il 14 ottobre (AP Photo/Mark Schiefelbein)

L’amministrazione degli Stati Uniti ha detto che quadruplicherà, da 20mila a 80mila tonnellate, la quota annuale di carne bovina argentina sottoposta a dazi agevolati. Il governo ha raccontato la misura come parte di un piano per abbassare i prezzi pagati dai consumatori americani, ma è anche un favore al presidente argentino Javier Milei, che è uno stretto alleato politico di Donald Trump e domenica affronterà le elezioni per rinnovare parte del parlamento. Sempre con l’obiettivo di aiutarlo, recentemente Trump ha detto che gli Stati Uniti sospenderanno il loro grosso piano di sostegno alla valuta argentina se Milei non le vincerà.

Il provvedimento a favore della carne argentina, però, ha indispettito gli allevatori statunitensi, e in particolare quelli texani, che sono una categoria che ha fortemente sostenuto Trump alle presidenziali. Trump si è detto sorpreso delle loro rimostranze e ha sostenuto di averli invece protetti con i suoi dazi ad altri paesi, su tutti quelli quelli al Brasile. Peraltro secondo gli analisti aumentare le importazioni dall’Argentina non avrà effetti significativi sul prezzo per i consumatori. Nel 2024 gli Stati Uniti hanno importato dall’Argentina 33mila tonnellate di carne bovina, il 2 per cento del totale: si tratta soprattutto di carne magra che viene poi mixata con quella statunitense per produrre hamburger. Sopra la quota fissata dal governo, il dazio è del 26,4 per cento.

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