Hamas ha riconsegnato i corpi di altri due ostaggi israeliani morti nella Striscia di Gaza

Un miliziano di Hamas durante la ricerca dei corpi a Khan Yunis, nella Striscia di Gaza, 19 ottobre 2025 (AP Photo/Abdel Kareem Hana)
Un miliziano di Hamas durante la ricerca dei corpi a Khan Yunis, nella Striscia di Gaza, 19 ottobre 2025 (AP Photo/Abdel Kareem Hana)

Hamas ha consegnato i corpi di altri due ostaggi israeliani morti durante la prigionia. Come nei casi precedenti, i miliziani li hanno consegnati alla Croce Rossa nella Striscia di Gaza, che a sua volta li ha dati all’esercito israeliano, incaricato di portarli in Israele. Una volta portate all’istituto di medicina forense di Tel Aviv, le salme sono state identificate come quelle di Tamir Adar e Aryeh Zalmanovich. Negli scorsi giorni era accaduto che uno dei corpi riconsegnati non corrispondesse all’identità di nessuno degli ostaggi rapiti negli attacchi del 7 ottobre 2023. Dall’inizio del cessate il fuoco, Hamas ha restituito 15 corpi sui 28 previsti dall’accordo, incluse queste ultime due salme.

Finora Hamas non è riuscito a consegnare tutti i corpi perché afferma che molti non riesce a localizzarli: potrebbero essere finiti sotto le macerie causate dagli estesi bombardamenti israeliani o essere in mano ad altri gruppi armati della Striscia. Per Israele i ritardi sono un problema per la tenuta del cessate il fuoco: ha accusato il gruppo di non fare abbastanza per recuperarli e diversi membri del governo avevano esortato il primo ministro Benjamin Netanyahu a usare i ritardi come un pretesto per riprendere la guerra. In queste settimane l’esercito israeliano è inoltre tornato a bombardare più volte la Striscia di Gaza, accusando Hamas di aver compiuto attacchi contro il proprio esercito. Secondo il governo della Striscia, sono stati uccisi quasi 100 palestinesi.