L’esercito israeliano ha sparato contro un bus nella Striscia di Gaza, uccidendo undici persone

Due uomini con i corpi di alcune delle persone uccise venerdì 17, all'ospedale Al Ahli Hospital della città di Gaza (AP/Yousef Al Zanoun)
Due uomini con i corpi di due persone uccise venerdì 17, all’ospedale Al Ahli della città di Gaza (AP/Yousef Al Zanoun)

Venerdì notte l’esercito israeliano ha sparato contro un bus a Zeitoun, un quartiere di Gaza, la principale città della Striscia di Gaza. L’agenzia di protezione civile palestinese ha comunicato che sono state uccise 11 persone che si trovavano sul veicolo, tra le quali diverse donne e bambini. A Gaza è in vigore da otto giorni una tregua nell’ambito dei primi accordi di pace negoziati dagli Stati Uniti tra Hamas e il governo di Israele.

Un portavoce dell’agenzia di protezione civile palestinese, Mahmoud Bassal, ha detto a BBC che i morti appartengono tutti a una stessa famiglia, che era tornata nella città di Gaza per controllare la propria casa. L’esercito israeliano ha confermato di avere colpito il bus, sostenendo che si trattasse di un veicolo sospetto. Diverse aree della Striscia sono ancora occupate dall’esercito israeliano, non sono però chiaramente delimitate e riconoscibili: secondo le prime ricostruzioni, è possibile che il bus sia entrato per errore in una zona sotto il controllo dell’esercito israeliano.