Per l’agenzia statunitense dei trasporti il sommergibile Titan, imploso nel 2023, aveva gravi problemi di costruzione e gestione

Alcuni detriti del Titan sul fondale dell'oceano Atlantico ripresi da un mezzo sottomarino, 16 settembre 2024 (US Coast Guard/ZUMA Press Wire, ANSA)
Alcuni detriti del Titan sul fondale dell'oceano Atlantico ripresi da un mezzo sottomarino, 16 settembre 2024 (US Coast Guard/ZUMA Press Wire, ANSA)

La National Transportation Safety Board (NTSB), l’agenzia che si occupa di sicurezza dei trasporti negli Stati Uniti, ha pubblicato un rapporto sull’incidente del sommergibile Titan del 18 giugno del 2023. Secondo il documento l’incidente fu provocato da gravi mancanze nel modo in cui era stato progettato il mezzo e da una cattiva gestione. Le conclusioni della NTSB confermano quindi le ricostruzioni fatte negli ultimi anni dai media e dalle altre agenzie governative che hanno indagato sugli avvenimenti.

Il Titan implose alla sua 88esima immersione, durante un viaggio organizzato per visitare il relitto del Titanic, nell’oceano Atlantico settentrionale. Morirono tutte e cinque le persone a bordo compreso Stockton Rush, fondatore e amministratore delegato di OceanGate, l’azienda statunitense che lo aveva prodotto e lo gestiva. Al momento dell’incidente il Titan si trovava a circa 3.800 metri sotto il livello del mare, dove la colonna d’acqua sopra la sua struttura pesava migliaia di tonnellate: creare un sommergibile capace di immergersi a profondità tali richiede una progettazione e una costruzione estremamente complesse, e secondo la NTSB le operazioni di OceanGate furono inadeguate.

Nel rapporto pubblicato mercoledì, il più dettagliato diffuso finora, la NTSB ha evidenziato che il processo di progettazione ingegneristica per costruire il Titan era stato «inadeguato», con il risultato che il mezzo aveva «numerose anomalie». In base al rapporto, aveva subìto danni sia dopo l’80esima sia durante l’82esima immersione, ma OceanGate non aveva fatto le opportune verifiche, e per questo non sapeva realmente quanto fosse resistente il mezzo: probabilmente molto meno delle stime. Secondo il rapporto inoltre gli standard nazionali e internazionali relativi alla sicurezza dei mezzi sottomarini per il trasporto di persone erano e sono insufficienti: per questo ha diffuso nuove raccomandazioni.

Intorno alle ricerche delle persone a bordo prima, e sulle cause dell’incidente poi, si creò un enorme caso mediatico, e OceanGate sospese tutte le attività. Sull’incidente aveva aperto un’indagine anche la Guardia costiera statunitense, che quest’estate era arrivata a conclusioni simili. Visto che l’implosione è avvenuta al largo delle coste del Canada, stanno indagando anche le autorità canadesi.

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