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  • Mercoledì 15 ottobre 2025

Il pilota di rally che vuole gareggiare in Formula 1

Dopo aver vinto due campionati mondiali, Kalle Rovanperä andrà intanto nella "F1 giapponese"

(Massimo Bettiol/Getty Images)
(Massimo Bettiol/Getty Images)
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Kalle Rovanperä, pilota finlandese di 25 anni, ha deciso di lasciare il World Rally Championship, di cui ha vinto due campionati battendo diversi record, alla fine della stagione 2025. Nel 2026 gareggerà su un’auto di Toyota, la sua scuderia attuale, in Super Formula, la competizione monoposto più importante del Giappone. Per un pilota di rally adattarsi allo stile di guida delle monoposto, ovvero auto da corsa con un posto e le ruote scoperte, non è facile: per questo la scelta di Rovanperä si è fatta notare tra appassionati ed esperti di motorsport. Rovanperä ha detto al telegiornale finlandese MTV Uutiset: «Porterò avanti questo progetto sperando che, se lo faccio abbastanza bene, Toyota vorrà sostenermi fino alla fine, magari anche in Formula 1». La Formula 1 è di gran lunga la categoria di corse su circuito più seguita: ottenere risultati lì permetterebbe a Rovanperä di guadagnare grande visibilità e molti più soldi che nel rally.

Kalle Rovanperä è considerato il “Max Verstappen” (uno dei piloti più vincenti della Formula 1) del rally. Le gare di rally sono competizioni a tempo, senza sorpassi, svolte su strade pubbliche, asfaltate o sterrate (e chiuse al traffico), con un equipaggio composto da pilota e copilota. A 19 anni è entrato a far parte del team di Toyota nel World Rally Championship. In tre anni è diventato il più giovane a ottenere un podio, il più giovane vincitore di una gara e il più giovane campione del mondo della categoria. Nel 2022 e nel 2023 ha vinto il campionato piloti; nel 2024 ha contribuito alla vittoria di Toyota del campionato costruttori, ma non ha ottenuto il titolo piloti, anche perché non aveva partecipato a tutte le gare. Lo scorso anno infatti ha gareggiato anche alla Porsche Carrera Cup Benelux, un campionato monomarca, in questo caso quindi tra sole Porsche, che si svolge tra Paesi Bassi, Belgio e Lussemburgo, di cui ha vinto alcune gare. Qui ha fatto anche la prima esperienza di rilievo nelle corse su circuito. Nel mondiale in corso è terzo in classifica, quando mancano tre gare.

La Super Formula, dove correrà dal 2026 con Toyota, è la competizione motoristica più importante del Giappone. Inaugurata nel 1973 e nata come occasione di crescita per diversi piloti giapponesi, col tempo ha cominciato a essere ambita anche da piloti al di fuori del Giappone. Hanno preso parte a questo campionato, per esempio, piloti come Ralf Schumacher e più di recente Pierre Gasly, che oggi gareggia in Formula 1. La scelta di Rovanperä di correre in Super Formula non è casuale, insomma. Oltre a essere la competizione di casa per la Toyota, è considerata la più veloce dopo la Formula 1, persino più della Formula 2.

La guida di Rovanperä per il momento è impostata per le piste di rally, in cui si devono affrontare diverse condizioni di guida, dato che la strada non è sempre uniforme. In Super Formula dovrà adottare tutt’altro stile: oltre al fatto che non c’è il copilota, nelle competizioni su monoposto si gareggia sempre al massimo della velocità, e si cerca di sfruttare ogni decimo di secondo. Sono diversi anche il volante e la posizione di guida.

Per dare un’idea, nel World Rally Championship la velocità massima raggiunta dalle auto è di circa 200 chilometri orari; in Super Formula, invece, si superano i 300 chilometri orari (in Formula 1 vanno abitualmente sopra i 350). In Giappone Rovanperä gareggerà assieme a piloti più esperti di lui e che sono abituati alle corse su monoposto. Non sarà facile quindi la transizione dal rally alla Super Formula, e dovrà adattarsi in fretta se ha l’ambizione di debuttare in Formula 2, la “serie B” della Formula 1, nel 2027.

Rovanperä durante una gara di rally in Finlandia

Il progetto di Rovanperä non ha quasi precedenti. Il primo pilota di rally a debuttare in Formula 1 fu Vic Elford. Dopo aver vinto il Rally di Montecarlo nel 1968, Elford debuttò in Formula 1 durante il Gran Premio di Francia. Tuttavia in quegli anni erano parecchi i piloti che gareggiavano in categorie diverse, come Jackie Stewart e Jacky Ickx; oggi questa pratica non è più così diffusa, perché le differenze tra le due competizioni e tra le auto impiegate sono sempre più grandi, così come la specializzazione dei piloti.

Il pilota di rally contemporaneo più vicino a debuttare in Formula 1 fu Sebastien Loeb, uno dei migliori di sempre nel rally, vincitore di 9 campionati del mondo di fila. Nel 2009 Loeb cominciò a fare diversi test con la Toro Rosso, scuderia di proprietà di Red Bull, e iniziò un programma di allenamento fisico adeguato agli standard della Formula 1. Avrebbe dovuto debuttare al Gran Premio di Abu Dhabi, ma non gli fu concessa la Superlicenza, ovvero il permesso necessario per correre in Formula 1, perché non aveva disputato abbastanza gare su circuito, e perciò il suo debutto fu accantonato.

Rovanperä potrebbe faticare a ottenere risultati sulle monoposto, ma ci sono alcuni elementi a suo favore, a partire dall’appoggio di Toyota, che lo sosterrà in Super Formula e poi eventualmente in Formula 2. È inoltre sponsorizzato da Red Bull, che in Formula 1 ha due scuderie: quella principale, la Red Bull appunto, e la Racing Bulls (l’ex Toro Rosso), impiegata in genere per far crescere piloti giovani e di talento (ci sono passati, tra gli altri, Sebastian Vettel, Carlos Sainz e Pierre Gasly). Se dovesse andare bene, la Racing Bulls potrebbe essere un’ottima occasione per un eventuale debutto in Formula 1. In alternativa, se la collaborazione con Toyota continuasse, Rovanperä potrebbe puntare a ottenere un posto in Formula 1 con il team Haas, di cui Toyota è partner tecnico.