Uno dei corpi degli ostaggi restituiti da Hamas non corrisponde a nessuna delle persone rapite il 7 ottobre

L’esercito israeliano ha detto mercoledì che uno dei quattro corpi restituiti da Hamas il giorno precedente non corrisponde a nessuna delle persone rapite il 7 ottobre del 2023 durante gli attacchi in Israele. La cosa ha creato inizialmente confusione, anche perché Hamas ha continuato a insistere che il corpo apparteneva invece a un soldato israeliano.
In seguito il corpo è stato identificato sui media israeliani: è di Khalil Dawas, un uomo palestinese della Cisgiordania. Secondo le ricostruzioni, Dawas sarebbe stato arrestato nel 2020 da Israele e messo in “detenzione amministrativa“, cioè senza accuse formali e senza processo.
Poi nel 2024 Dawas sarebbe stato portato nella Striscia di Gaza: secondo alcuni come «collaboratore», ma più probabilmente come scudo umano per i soldati israeliani. Durante la guerra l’esercito è stato spesso accusato di usare prigionieri palestinesi costringendoli ad andare avanti sul campo di battaglia a Gaza nelle situazioni più pericolose, dove rischiavano di cadere in agguati o di essere colpiti da esplosivi.
Dawas fu catturato proprio durante un agguato di Hamas a Jabalia nel maggio del 2024. Dopo l’agguato, Hamas annunciò di aver preso prigioniero un soldato israeliano: era Dawas. Israele smentì, perché non riconosceva Dawas come uno dei suoi. Non è chiaro come in seguito Dawas sia morto.


