Per la Corte costituzionale l’ordinanza che aveva dichiarato Alessandra Todde decaduta dalla presidenza della Sardegna era illegittima

La presidente della Sardegna Alessandra Todde alla sede dell'Unesco per una riunione del Comitato del Patrimonio Mondiale Unesco, il 12 luglio 2025 (UFFICIO STAMPA REGIONE SARDEGNA)
La presidente della Sardegna Alessandra Todde alla sede dell'Unesco per una riunione del Comitato del Patrimonio Mondiale Unesco, il 12 luglio 2025 (UFFICIO STAMPA REGIONE SARDEGNA)

La Corte costituzionale ha accolto il ricorso di Alessandra Todde contro l’ordinanza che a gennaio l’aveva dichiarata decaduta dalla presidenza della Sardegna: secondo la Corte le irregolarità contestate dall’organo che aveva emesso l’ordinanza, il Collegio regionale di garanzia elettorale, non rientrano in quelle che per legge comportano la decadenza di una presidente di regione. Todde – che fa parte del Movimento 5 Stelle ed era stata eletta con una coalizione di centrosinistra – quindi rimarrà in carica per ora, ma potrebbero ancora esserci altri sviluppi giudiziari sulla questione.

Il Collegio di garanzia controlla la corretta rendicontazione delle spese delle liste elettorali: quello istituito nella Corte d’appello di Cagliari aveva trovato gravi irregolarità nel modo in cui Todde e la sua lista avevano gestito le spese elettorali e presentato i propri documenti contabili. Aveva quindi emesso un’ordinanza-ingiunzione, un atto con cui la pubblica amministrazione comunica a qualcuno sia la violazione che gli è contestata sia la sanzione a cui è sottoposto (in questo caso la decadenza).

La Corte costituzionale ha stabilito però che il Collegio ha dichiarato Todde decaduta a causa di un tipo di irregolarità che la legge non prevede come motivo per rimuovere qualcuno da una carica elettiva. Ha comunque mantenuto intatta la sanzione di 40mila euro inflitta a Todde. La Corte ha dato la possibilità al tribunale di Cagliari di modificare le motivazioni del provvedimento: è prevista un’udienza a novembre, da cui potrebbe ripartire tutto il processo. Con una sentenza separata, ha invece respinto un altro ricorso di Todde, secondo cui il Collegio di garanzia in quanto organo statale avrebbe violato le competenze riconosciute dalla Costituzione alla regione Sardegna.

Il provvedimento del Collegio avrebbe dovuto essere confermato con un voto del consiglio regionale, ma non si era arrivati a quel passaggio per via dei ricorsi presentati da Todde. La rimozione della presidente avrebbe comportato anche la decadenza del consiglio regionale e nuove elezioni.