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  • Martedì 14 ottobre 2025

L’esercito del Madagascar ha detto di aver preso il potere

Dopo che il parlamento aveva votato per rimuovere il presidente Andry Rajoelina, e dopo settimane di proteste

Soldati in Madagascar, 14 ottobre 2025 (AP Photo/ Brian Inganga)
Soldati in Madagascar, 14 ottobre 2025 (AP Photo/ Brian Inganga)
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Martedì l’esercito del Madagascar ha detto di aver preso il potere nel paese e di aver rimosso il presidente Andry Rajoelina, dopo che il parlamento aveva votato per il suo impeachment. I militari hanno sostenuto di voler instaurare quello che hanno definito un «governo civile» entro «pochi giorni», e di voler indire nuove elezioni entro i prossimi due anni. Intanto non è chiaro dove si trovi Rajoelina, ma si ritiene che avesse lasciato il paese già lunedì, dopo settimane di proteste.

Durante una specie di conferenza stampa tenuta davanti al palazzo presidenziale il colonnello Michael Randrianirina, capo dell’unità militare d’élite chiamata CAPSAT, ha annunciato la sospensione delle attività di tutte le istituzioni democratiche del paese a eccezione dell’Assemblea Nazionale, la camera più importante del parlamento: quindi Senato, Corte costituzionale e Commissione elettorale. Accompagnato da altri militari, ha detto che adesso sarà istituito un comitato composto da ufficiali dell’esercito, della gendarmeria e della polizia nazionale, che compirà le funzioni del presidente.

Nel pomeriggio nella capitale Antananarivo la popolazione è scesa per le strade per festeggiare la deposizione di Rajoelina, nonostante non si sappia ancora con precisione chi prenderà il potere al suo posto. Allo stesso tempo in città hanno iniziato a circolare gruppi di soldati a bordo di veicoli corazzati che celebravano la presa del potere da parte dell’esercito.

Nelle ultime settimane in Madagascar ci sono state intense e violente proteste contro Rajoelina e il suo governo. All’inizio i manifestanti, in maggioranza giovani, si lamentavano delle frequenti interruzioni di servizi pubblici di base, come l’elettricità e l’acqua: poi però hanno iniziato a contestare più ampiamente l’amministrazione del presidente. Rajoelina aveva risposto sostituendo il governo e nominando primo ministro un generale dell’esercito, e poi aveva anche represso le proteste con la forza. Secondo gli osservatori delle Nazioni Unite, sono state uccise almeno 22 persone.

Sabato il CAPSAT si era unito ai manifestanti: è l’unità dell’esercito con più influenza in politica e nel 2009 aveva aiutato proprio Rajoelina a prendere il potere per la prima volta con un colpo di stato. Quella in corso è la crisi politica più grave da allora: dopo il colpo di stato Rajoelina rimase in carica fino al 2014, e ci ritornò con le elezioni del 2019.

un gruppo di militari e loro sostenitori su un palco, salutati dalla folla

Il colonnello Michael Randrianirina (coi microfoni in mano) annuncia ai manifestanti che l’esercito ha preso il potere in Madagascar, nella capitale Antananarivo il 14 ottobre 2025 (AP Photo/Brian Inganga)

Poco prima del voto per il suo impeachment, Rajoelina aveva provato a sciogliere l’Assemblea Nazionale, ma la mozione per il suo impeachment è stata comunque approvata, anche grazie al voto di alcuni membri del suo stesso partito. Teoricamente l’impeachment avrebbe dovuto essere approvato dalla Corte costituzionale, che però è stata dichiarata sciolta dal colonnello Randrianirina. Nonostante questo la Corte ha detto di aver confermato la nomina di Randrianirina a capo del paese.

La situazione rimane molto caotica, e tra l’altro non si sa dove sia Rajoelina, che ha detto di essersi nascosto perché teme per la sua sicurezza. Dopo l’annuncio dei militari non ha fatto comunicazioni ufficiali, ma il suo ufficio ha detto che lui si considera ancora in carica, e ha condannato le azioni dell’esercito.

Secondo alcuni giornali il presidente sarebbe fuggito dal palazzo presidenziale in elicottero, per poi lasciare il paese con un aereo militare francese andando prima all’isola della Réunion, che si trova nell’oceano Indiano qualche centinaio di chilometri a est del Madagascar, e che fa parte della Francia; da lì poi sarebbe andato a Dubai. Rajoelina ha anche la cittadinanza francese, e secondo queste ricostruzioni la sua fuga sarebbe stata possibile grazie a un accordo con il presidente francese Emmanuel Macron, che però non ha commentato.