C’è stato un calo delle borse negli Stati Uniti dopo che Trump ha minacciato nuovi dazi alla Cina

Il presidente statunitense Donald Trump ha minacciato venerdì di imporre nuovi dazi sulle merci importate dalla Cina a partire dal 1° novembre, nove giorni prima della fine della sospensione dei dazi già annunciati nei mesi scorsi. Trump ha parlato di dazi aggiuntivi del 100 per cento su tutti i prodotti provenienti dalla Cina. È una manovra negoziale, dopo che la Cina aveva introdotto nuove limitazioni alle esportazioni di terre rare. Ma il solo annuncio ha provocato di nuovo un forte calo delle borse: Dow Jones e S&P 500, i due principali listini di Wall Street, la borsa di New York, sono calati rispettivamente dell’1,9 per cento e del 2,7 per cento, e il Nasdaq, il principale listino tecnologico, del 3,6 per cento.
La guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina va avanti da mesi. Ad aprile Trump aveva imposto sulla Cina dazi altissimi, che a un certo punto erano arrivati al 145 per cento. La Cina aveva risposto imponendo dazi del 125 per cento sulle importazioni di merci statunitensi: sono soglie che di fatto avrebbero reso impossibile qualsiasi tipo di scambio. A maggio era poi stato trovato un accordo per una prima sospensione di 90 giorni, con cui gli Stati Uniti avevano imposto dazi del 30 per cento e la Cina del 10 per cento. Queste soglie erano state prorogate di altri 90 giorni, fino al 10 novembre. I due paesi stanno cercando di trovare un accordo commerciale definitivo, ma per ora senza successo.


