L’ex presidente della Repubblica Democratica del Congo Joseph Kabila è stato condannato a morte in contumacia da una corte militare

Il generale Mutombo Katalayi, presidente della corte, legge la sentenza, 30 settembre 2025 (AP Photo/ Samy Ntumba Shambuyi)
Il generale Mutombo Katalayi, presidente della corte, legge la sentenza, 30 settembre 2025 (AP Photo/ Samy Ntumba Shambuyi)

Martedì una corte militare nella Repubblica Democratica del Congo ha condannato alla pena di morte l’ex presidente Joseph Kabila per crimini di guerra, tradimento e crimini contro l’umanità. Kabila è accusato di aver contribuito all’ascesa dell’M23, il potente gruppo paramilitare che dall’inizio di quest’anno controlla ampie zone nelle province minerarie dell’est del paese, e che è accusato di aver commesso violenze indiscriminate contro i civili. Kabila, che ha sempre negato e sostiene che il processo sia politicamente motivato, non era presente al processo e non si sa dove si trovi al momento: lasciò il paese nel 2023 e da allora non ci è più tornato (eccetto una breve apparizione a maggio di quest’anno) e ha vissuto prevalentemente in Sudafrica.