Il parlamento israeliano discuterà una riforma per espandere la legge sulla pena di morte

Il ministro per la Pubblica sicurezza Itamar Ben-Gvir a Gerusalemme, 26 gennaio 2025 (AP Photo/Ohad Zwigenberg)
Il ministro per la Pubblica sicurezza Itamar Ben-Gvir a Gerusalemme, 26 gennaio 2025 (AP Photo/Ohad Zwigenberg)

Domenica il gabinetto di sicurezza israeliano, un organo che assiste il governo nelle decisioni sulla sicurezza, ha approvato la decisione di sottoporre al voto del parlamento una riforma per espandere la legge sulla pena di morte, che ora in Israele è riservata solo ad alcuni reati estremamente gravi. La riforma permetterebbe di poterla applicare anche alle persone responsabili di atti di terrorismo (una categoria piuttosto ampia, sempre secondo la legge israeliana). Per entrare in vigore il disegno di legge dovrà essere approvato per tre volte dalla Knesset, il parlamento israeliano.

Itamar Ben-Gvir, il ministro per la Pubblica sicurezza e uno dei più estremisti del governo, ha promosso e celebrato la proposta di riforma. Al voto del gabinetto di sicurezza si sono opposti i familiari degli ostaggi detenuti da Hamas nella Striscia di Gaza, che temono ripercussioni sulla sicurezza degli ostaggi. Il Comitato pubblico contro la tortura in Israele, una nota ong israeliana per i diritti umani, sostiene che l’approvazione di questa legge innescherebbe soltanto nuovi cicli di crudeltà e violenze.