Mattarella ha graziato quattro persone
Tra cui Gabriele Finotello, un trentaquattrenne che nel 2021 aveva ucciso il padre violento in provincia di Rovigo

Mercoledì il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha concesso la grazia a quattro persone, cancellando del tutto o parzialmente le pene a cui erano state condannate. Il potere di concedere la grazia e commutare le pene è conferito al presidente della Repubblica dall’articolo 87 della Costituzione: Mattarella, che si è insediato nel 2015, aveva finora firmato 35 provvedimenti di grazia per altrettante persone, l’ultima volta nel 2021.
Le persone graziate dal Presidente sono Ancuta Strimbu, Massimo Zen, Gabriele Finotello e Patrizia Attinà. Una nota della presidenza della Repubblica condivisa sul sito del Quirinale fornisce per ciascuna di loro la motivazione della grazia, decisa in tutti i casi con il parere positivo del magistrato di sorveglianza, ovvero il giudice responsabile di tutto ciò che riguarda l’esecuzione della pena.
Ancuta Strimbu
Strimbu è nata nel 1986 ed era stata condannata a nove anni, sette mesi e diciassette giorni di carcere per estorsione e reati in materia di sostanze stupefacenti. Mattarella le ha concesso la grazia parziale, estinguendo un anno e sei mesi della pena che doveva ancora scontare: il comunicato dice che sulla decisione hanno influito sia il contesto in cui sono stati commessi i reati, sia le condizioni familiari di Strimbu, sia il fatto che prima della condanna definitiva stesse scontando la pena in affidamento in prova ai servizi sociali «proficuamente».
Massimo Zen
Zen è nato nel 1971 ed è un’ex guardia giurata. Nel 2017 uccise con colpi di pistola una persona che scappava dopo un furto a un bancomat in provincia di Treviso, poi fu condannato a nove anni e sei mesi di carcere per omicidio volontario e per cognizione illecita di comunicazioni, un reato che punisce chi venga al corrente di conversazioni senza averne autorizzazione. Anche in questo caso Mattarella ha concesso la grazia parziale, estinguendone tre anni e tre mesi, tenendo conto delle condizioni di salute di Zen e del fatto che avesse risarcito la famiglia della persona uccisa. Per effetto del provvedimento a Zen resta da scontare una pena massima di quattro anni, e potrà richiedere l’affidamento in prova ai servizi sociali.
Gabriele Finotello
Finotello è nato nel 1991, è originario della provincia di Rovigo ed era stato condannato a nove anni e quattro mesi di carcere per aver ucciso il padre nel febbraio del 2021. In questo caso Mattarella ha estinto l’intera pena residua per via delle sue condizioni di salute e per il contesto in cui era avvenuto l’omicidio, visto che il padre aveva compiuto per anni «ripetuti atti di violenza e minaccia» contro i propri familiari.
Patrizia Attinà
È nata nel 1972 ed era stata condannata a una pena complessiva di due anni, otto mesi e venti giorni di carcere per reati di furto ed estorsione risalenti al periodo tra il 2012 e il 2016. Mattarella ha estinto totalmente la pena residua, citando come motivazioni il tempo trascorso dal compimento dei reati, il perdono concesso dalla persona offesa del reato più grave e le condizioni di vita e di salute della donna.
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