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  • Mercoledì 24 settembre 2025

Le barche della Global Sumud Flotilla sono state di nuovo attaccate

Mentre erano al largo di Creta: è la terza volta che succede e la più intensa finora

(Uno screenshot di un video diffuso dalla Global Sumud Flotilla via Instagram)
(Uno screenshot di un video diffuso dalla Global Sumud Flotilla via Instagram)
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Nelle prime ore di mercoledì varie imbarcazioni della Global Sumud Flotilla sono state attaccate mentre erano ferme per la notte in acque internazionali al largo dell’isola di Creta, in Grecia. Alcune persone a bordo hanno pubblicato sui social video che mostrano esplosioni intorno e sulle barche. Undici barche sono state colpite e non ci sono feriti. Non è ancora del tutto chiaro come si sia svolto l’attacco e non ci sono certezze su chi lo abbia organizzato e compiuto. Gli organizzatori della Flotilla hanno accusato Israele e hanno detto di ritenerlo un atto intimidatorio.

Hanno detto che le barche sono state prese di mira da droni, e che negli attacchi sono stati usati dispositivi esplosivi e incendiari, sono state rilasciate «sostanze chimiche» sulle barche (non hanno specificato quali), sono stati disattivati i sistemi di comunicazione di emergenza e le imbarcazioni sono state danneggiate con l’obiettivo di renderle inutilizzabili. Già dalla sera di martedì alcune persone a bordo della Flotilla avevano denunciato che «15 droni» stavano sorvolando l’area.

È la terza volta che le barche della Global Sumud Flotilla vengono colpite, e la più intensa finora. Il 9 settembre era stata colpita una barca ancorata al porto tunisino di Sidi Bou Said, e poi un’altra il 10 settembre, sempre in acque tunisine.

La parlamentare europea Benedetta Scuderi, che si trova a bordo, ha detto che le radio sono state «disturbate», è stato «rilasciato del materiale urticante sulle imbarcazioni» e una vela della sua barca è stata danneggiata. Maria Elena Delia, la portavoce della Flotilla italiana, ha detto che la barca Zefiro (su cui si trova) «è stata colpita e danneggiata, le è stato distrutto lo strallo di prua, uno dei sostegni dell’albero». Ha detto che quattro barche della spedizione italiana sono state danneggiate e che forse un equipaggio dovrà essere evacuato.

Mercoledì mattina durante una conferenza stampa una rappresentante legale della Global Flotilla ha detto che gli organizzatori stanno ancora cercando di capire quali danni abbiano subito le barche.

La Global Sumud Flotilla è un’iniziativa civile avviata per portare cibo e altri beni essenziali nella Striscia di Gaza, con l’obiettivo di rompere il blocco navale imposto da Israele. È composta da decine di barche partite a inizio settembre da vari paesi (Italia, Spagna, Grecia, Tunisia).

Martedì il ministero degli Esteri israeliano aveva detto chiaramente che non avrebbe permesso alle barche di rompere il blocco navale: aveva chiesto ai partecipanti di attraccare al porto israeliano di Ashkelon e scaricare lì gli aiuti, dicendo che poi sarebbero stati trasferiti nella Striscia. Israele controlla tutti i confini della Striscia, nel corso della guerra ha creato un sistema di distribuzione del cibo che usa la fame come arma contro la popolazione palestinese e pone le condizioni per continue stragi. Gli organizzatori si sono rifiutati di attraccare al porto israeliano, suscitando ulteriori critiche da parte del governo israeliano.

La questione sta avendo conseguenze anche sulla politica italiana, dato che a bordo della Global Flotilla ci sono parlamentari e attivisti italiani. Giovedì il ministro della Difesa Guido Crosetto terrà un’informativa in parlamento, dopo che mercoledì mattina le opposizioni hanno chiesto al governo con toni piuttosto polemici di riferire in aula.

Crosetto ha detto anche che una nave della Marina Militare che era in navigazione a nord di Creta è stata inviata verso l’area dove ci sono le barche della Flotilla per una «eventuale attività di soccorso», senza dare altri dettagli. Il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez ha detto che giovedì la Spagna invierà a sua volta una nave per dare assistenza alla Flotilla.