Nel sud della Cina si preparano all’arrivo del tifone Ragasa
È già passato per Taiwan e per le Filippine, causando almeno cinque morti e migliaia di sfollati: ora si sta muovendo verso Hong Kong

Gli abitanti di diverse città nel sud della Cina stanno prendendo misure precauzionali per prepararsi all’arrivo del tifone tropicale Ragasa, previsto per le prime ore di mercoledì. Il tifone ha già colpito Taiwan e il nord delle Filippine causando complessivamente cinque morti, decine di dispersi e migliaia di sfollati.
In almeno dieci città cinesi, tra cui Shenzhen, Guangzhou (entrambe con più di 15 milioni di abitanti) e Hong Kong, le scuole e alcuni negozi sono stati chiusi, i servizi di trasporto pubblico funzionano a ritmo ridotto e molti voli in arrivo e in partenza sono stati cancellati. Nella provincia di Guangdong, che secondo le previsioni dovrebbe essere a breve quella più colpita, oltre 700mila persone sono state fatte sfollare.
L’amministrazione cittadina di Hong Kong ha imposto il livello di allerta 9, un grado in meno di quello massimo. Molti abitanti hanno fatto scorta di cibo nei supermercati, stanno rinforzando le finestre e le vetrine in previsione dei forti venti e mettendo sacchi di sabbia davanti alle porte di abitazioni e negozi, per limitare l’entrata dell’acqua. Sono previste onde alte fino a tre metri. Un importante ponte che collega le città di Hong Kong, Macao e Zhuhai è stato chiuso.

Sacchi di sabbia davanti alle saracinesche in previsione dell’arrivo del tifone Ragasa, a Hong Kong, il 23 settembre del 2025 (Sawayasu Tsuji/Getty Images)
La borsa di Hong Kong invece rimarrà aperta, seguendo una politica decisa l’anno scorso: prima di allora invece capitava spesso che chiudesse per giorni in occasione delle tempeste tropicali. Hong Kong, che è una regione amministrativa speciale della Cina e gode di particolari autonomie, è un importantissimo centro finanziario. Negli ultimi anni il governo cinese però ha progressivamente imposto leggi che la rendono più simile al resto della Cina, riducendo molti degli eccezionali spazi di libertà che la caratterizzavano, e che hanno messo in crisi anche la sua borsa, fra le altre cose.

Vetrine rinforzate a Hong Kong in previsione dell’arrivo del ciclone Ragasa, il 23 settembre 2025 (Sawayasu Tsuji/Getty Images)
Lunedì Ragasa era stato definito un “super tifone” con venti che hanno superato i 260 chilometri orari, paragonabili a quelli generati da un uragano di categoria 5. Ora si stanno affievolendo. Prima di dirigersi verso la Cina ha colpito il nord delle Filippine: lunedì in molte città, tra cui la capitale Manila, le scuole e gli edifici governativi sono rimasti chiusi. Ci sono stati blackout in varie zone del paese, tra cui l’isola di Calayan, e i tetti di alcune case sono stati divelti. Ci sono state gravi frane e inondazioni, e almeno tre persone sono morte.
Spostandosi verso ovest il tifone Ragasa ha colpito anche l’isola di Taiwan: due persone sono morte e 30 risultano disperse nella provincia orientale di Hualien, dove un lago è straripato causando frane e gravi inondazioni nella città di Guangfu. Qui in alcuni casi l’acqua ha raggiunto il secondo piano delle abitazioni.
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