La Francia ha riconosciuto lo stato di Palestina
Lo ha annunciato Emmanuel Macron all'Assemblea generale dell'ONU: era un passaggio atteso, ma simbolicamente importante

Parlando all’Assemblea generale dell’ONU, in corso in questi giorni a New York, il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato che da oggi la Francia riconosce ufficialmente lo stato di Palestina. Era un annuncio atteso da giorni, ma di una certa importanza simbolica: la Francia è il secondo grande paese europeo a farlo dopo il Regno Unito.
Macron ha motivato la sua decisione dicendo che «questo riconoscimento è un modo per affermare che il popolo palestinese non è un popolo di troppo». Ha poi aggiunto che «riconoscere i legittimi diritti del popolo palestinese non toglie nulla ai diritti del popolo israeliano, che la Francia ha sostenuto fin dal primo giorno», e di essere convinto che «questo riconoscimento sia l’unica soluzione che porterà la pace in Israele». Ha però specificato che la Francia istituirà un’ambasciata in Palestina solo dopo che gli ostaggi israeliani saranno liberati e sarà raggiunto un accordo per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza.
La Palestina è riconosciuta ufficialmente da 156 paesi membri delle Nazioni Unite su 193. È un numero aumentato nelle ultime settimana per via del riconoscimento ufficializzato da diversi paesi occidentali come Canada, Australia e Portogallo.
Quando uno stato ne riconosce un altro significa che ne accetta l’esistenza. Di solito lo dimostra inviando una rappresentanza diplomatica. Significa anche che riconosce formalmente la sovranità di quel territorio e il diritto all’autodeterminazione del popolo che lo abita: nelle ultime settimane diversi paesi occidentali hanno deciso di farlo dopo anni di discussione per segnalare la propria vicinanza al popolo palestinese a due anni e mezzo di distanza dall’invasione israeliana della Striscia di Gaza, che ha provocato la morte di oltre 60mila palestinesi. Difficilmente però queste decisioni cambieranno le posizioni di Israele sulla questione palestinese, o faranno qualcosa nel breve termine per alleviare la situazione nella Striscia di Gaza.
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