Il governo spagnolo farà cancellare dalle piattaforme per affitti brevi più di 53mila alloggi irregolari

Una veduta di Alicante, in una foto del febbraio del 2025
Una veduta di Alicante, in una foto del febbraio del 2025 (Vincent Isore/IP3 via ZUMA Press)

Il primo ministro spagnolo, Pedro Sánchez, ha detto che il governo ha cancellato 53.876 alloggi in affitto turistico dall’elenco in cui i gestori per legge sono obbligati a registrarli, perché non avevano i requisiti. Sánchez li ha definiti «appartamenti che si spacciavano per case vacanze», dicendo che ora torneranno disponibili sul mercato degli affitti residenziali. Il ministero delle Politiche per la casa segnalerà questi alloggi alle principali piattaforme di affitti brevi, come Airbnb, in modo che vengano rimosse.

La Spagna è uno dei paesi con le leggi più restrittive sugli affitti brevi turistici: il governo obbliga i gestori a registrarli in un apposito elenco e fa chiudere quelli che non vengono segnalati o non rispettano i requisiti legali. Molte delle città più visitate inoltre hanno stabilito limiti al loro numero nei quartieri più frequentati. Nel paese si discute ormai da anni sugli effetti del turismo sulla vita dei residenti e periodicamente ci sono manifestazioni molto partecipate per il diritto alla casa.

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