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  • Domenica 14 settembre 2025

Non si conosce ancora il movente dell’omicidio di Charlie Kirk

Nonostante Trump e i Repubblicani abbiano avuto fretta di presentare il presunto assassino come un estremista di sinistra

Una veglia di preghiera per Charlie Kirk a Provo, in Utah, il 12 settembre
Una veglia di preghiera per Charlie Kirk a Provo, in Utah, il 12 settembre (EPA/LINDSAY D'ADDATO)
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Dopo la notizia dell’arresto di Tyler Robinson, il presunto assassino dell’attivista di destra Charlie Kirk, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e diversi esponenti dei Repubblicani si sono affrettati a presentarlo come un estremista di sinistra, ma al momento non si sa quale sia stato il movente, né eventualmente che idee politiche avesse Robinson. Ora si trova nel carcere di Spanish Fork, a sud della capitale Salt Lake City, e le accuse contro di lui verranno formalizzate martedì, quando è prevista la sua prima apparizione in tribunale.

Dopo l’arresto né l’FBI né la polizia dello Utah (lo stato dove è stato ucciso Kirk) hanno dato pubblicamente altre informazioni: buona parte di ciò di cui si discute è frutto di speculazioni dei politici, delle ricostruzioni dei media o di quello che scrivono sulla base delle loro fonti tra gli investigatori. La narrazione per cui il movente dell’assassino sarebbe stato politico era stata alimentata anzitutto dal governatore Repubblicano dello Utah, Spencer Cox: «È molto chiaro che questa era una persona profondamente indottrinata dall’ideologia di sinistra», aveva detto in un’intervista al Wall Street Journal.

La foto-segnaletica di Tyler Robinson diffusa il 12 settembre

La foto segnaletica di Tyler Robinson diffusa il 12 settembre (Credit: Utah Governor’s Office/ZUMA Press Wire)

Come detto, però, non ci sono conferme che sia così. Nell’intervista lo stesso Cox non ha circostanziato sulla base di quali prove fondasse quella conclusione. Lui e molti altri politici hanno citato le frasi scritte su alcune delle cartucce non sparate, tra cui “oh bella ciao” in italiano, di cui comunque non sono state diffuse le foto. Queste frasi, inclusa la canzone che all’estero ha un’accezione anche slegata dalla tradizione partigiana, sono però riconducibili a videogiochi, di cui Tyler era appassionato, o a meme usati in modo piuttosto trasversale, anche dai giovani attivisti di estrema destra.

«È molto difficile configurare un’ideologia politica sulla base di questo miscuglio di riferimenti ai videogiochi e accenni a diverse sottoculture di Internet», ha spiegato al New York Times l’ex consulente del dipartimento della Difesa statunitense Emerson Brooking. Per esempio Cox ha detto che la frase sulle cartucce “Hey fascista! Prendi questo!” «parla da sé», attribuendo alle parole un intento politico sulla base di un’interpretazione che però non è l’unica possibile. La scritta era seguita da alcune frecce (↑→↓↓↓): nella sua stesura completa è un meme legato a un comando (da lì le frecce) con cui nel videogioco Helldivers 2 si fa esplodere tutto per troncare una discussione.

Agenti dell'FBI ispezionano una macchina fuori dalla casa della famiglia di Robinson, a Washington in Utah

Agenti della polizia ispezionano una macchina fuori dalla casa della famiglia di Robinson, a Washington in Utah (AP Photo/David Becker)

Inizialmente era anche circolata la notizia falsa secondo cui Robinson fosse una persona trans, ma non è così. Domenica però Cox ha detto che Robinson aveva una relazione con una persona che «stava facendo una transizione di genere da maschio a femmina», ma gli investigatori stanno ancora verificando se questo abbia avuto un ruolo nell’omicidio. La partner di Robinson è stata «estremamente collaborativa» con le indagini.

In questi giorni i media hanno riportato che la famiglia di Robinson, che ha 22 anni, è di orientamento Repubblicano. I suoi parenti hanno detto alle autorità che si era maggiormente interessato alla politica solo di recente, che aveva parlato male di Kirk e aveva detto di voler andare all’evento dell’attivista alla Utah Valley University di Orem.

Secondo il sito Axios, una delle principali fonti degli investigatori è la persona che condivideva l’appartamento nella città di St. George con Robinson, con cui lui avrebbe continuato a comunicare nelle ore successive all’attacco: dopo l’arresto questi messaggi sono stati mostrati alla polizia.

Il New York Times ha ottenuto una chat sulla piattaforma Discord in cui un utente identificato come Robinson avrebbe risposto a un altro che gli chiedeva, scherzando, se fosse lui quello nelle immagini diffuse dall’FBI, vista la somiglianza (notata anche dal padre, che poi aveva allertato un religioso amico di famiglia e le autorità). Robinson gli avrebbe risposto che non era lui ma il suo doppelgänger, cioè un sosia o gemello cattivo, che «vuole mettermi nei casini».

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