L’ambasciatore britannico negli Stati Uniti è stato licenziato per via di nuovi documenti che mostrano la sua vicinanza a Jeffrey Epstein

Peter Mandelson durante un evento pubblico, Washington D.C., Stati Uniti, 26 febbraio 2025 (Carl Court/Pool Photo via AP)
Peter Mandelson durante un evento pubblico, Washington D.C., Stati Uniti, 26 febbraio 2025 (Carl Court/Pool Photo via AP)

Il primo ministro britannico Keith Starmer ha licenziato Peter Mandelson dall’incarico di ambasciatore del Regno Unito negli Stati Uniti per via della relazione che aveva con Jeffrey Epstein, il finanziere arrestato nel 2019 con l’accusa di aver sfruttato sessualmente decine di minorenni e morto suicida in carcere alcune settimane dopo.

Che Mandelson e Epstein fossero amici era noto, ma Starmer ha deciso per il licenziamento perché alcuni giorni fa sono stati pubblicati nuovi documenti sul secondo: tra questi c’è una lettera in cui Mandelson definisce Epstein come «il mio migliore amico» e un’altra in cui gli consigliava di chiedere una scarcerazione anticipata poco prima che venisse condannato a 18 mesi di carcere per adescamento di minori. Starmer ha detto che questi documenti mostrano che i rapporti tra Epstein e Mandelson erano molto diversi rispetto a quanto era noto quando lui fu nominato ambasciatore a dicembre 2024, rendendolo non più adatto al ruolo.

Mandelson ha avuto una lunga carriera come politico: fu ministro nei governi dei primi ministri laburisti Tony Blair e Gordon Brown e anche commissario europeo tra il 2004 e il 2008.